"Nessuno ascolta più. Non posso parlare ai muri perché quelli non ascoltano. Non posso parlare con mia moglie perché lei ascolta i muri. Voglio qualcuno che senta quello che ho da dire. E magari, se parlo abbastanza, il discorso alla lunga avrà un senso. Voglio che lei m'insegni a capire quello che leggo".
Immaginate una società futuristica dove leggere è vietato e i libri sono banditi. Immaginate un mondo dove i vigili del fuoco bruciano le case e i libri. Una città dove pensare non è corretto, dove ogni memoria storica e culturale è stata digitalizzata e dimenticata, tutto è stato superato. Le case hanno pareti fatte a schermo, dove ad ogni ora vi è solo un unico programma televisivo che tutti rigorosamente seguono. Solo che in questa città apparentemente perfetta dove l'uomo non parla, non pensa, non agisce, vi è una piccolissima crepa: tanti morti, tanti incidenti, tante sparizioni. E allora cosa succede?
Succede che un giorno, come qualche volta capita, qualcuno si svegli e inizi a pensare con la propria testa. Qualcuno riscopre la bellezza di una poesia, di una pagina di un libro, la filosofia, la sociologia, la letteratura. In quel momento però si diventa nemici dello stato. La delazione è all’ordine del giorno e si viene denunciati facilmente. Tutto è video registrato, tutto è uno show, proprio come in 1984 di Orwell, tutti sanno tutto di tutti. Arrivano i pompieri che devono arrestare e spesso uccidere, bruciare case e libri, fare pulizia, risolvere ed eliminare un problema pubblico. Perché nel momento in cui si apre un libro di qualsiasi genere esso sia, l'uomo si ritrova da solo con sé stesso a scoprire, riscoprire, esplorare, elaborare, sentimenti, emozioni, immagini, parole, liberamente, senza limiti, senza vincoli, senza leggi. I libri sono nemici dello Stato post moderno in Fahrenheit 451. I libri aiutano a riflettere e a raggiungere mete simboliche o immaginarie che ci cambiano e che aiutano a vivere.
"Sa perché un libro é importante? Perché é un prodotto di qualità. Cosa vuol dire di qualità? Per me vuol dire spessore. Questo libro ha dei pori, ha i suoi lineamenti. Può sostenere l'indagine di un microscopio: troverebbe la vita, sotto il vetrino, e in gran profusione. Più i pori sono numerosi, più consistente é la quantità di particolari vitali che possiamo affidare a un centimetro di carta, più letterario sarà il risultato".
Dal libro di Ray Bradbury, “ Fahrenheit 451 “
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