Caro Gino, quanto manca la tua voce di pace in questo momento in cui il germe insano della guerra si è inoculato subdolamente nelle nostre coscienze. Quanto ci mancano le tue condanne nei confronti di tutte le guerre e di chi ne è responsabile.
Quanto ci manca la tua pietà per tutti gli oppressi, per gli ultimi della terra, per gli indifesi.
Quanto ci mancano le tue appassionate espressioni sul valore sacro dell’essere umano, di qualsiasi sesso, colore, religione.
E quanto ci manca il tuo coraggio di non smettere mai di affermare le tue convinzioni qualsiasi sia il vento che spira.
Moni Ovadia
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