Una delle attività che Albert Einstein svolgeva con grande passione era suonare il violino.
Lo fece per tutta la vita, da solo o in compagnia, esibendosi anche in pubblico nelle più svariate occasioni, dalle manifestazioni di beneficenza alle serate organizzate per le sue conferenze in giro per l'America.
A quanto pare la maestria con cui si destreggiava con la fisica non era la medesima con cui maneggiava il violino.
Il suo entusiasmo era superiore alla sua bravura: ci sono numerose descrizioni delle sue performance, in cui si afferma che suonava con impegno, ma senza andare a tempo.
Una volta, il celebre fisico, ideatore della teoria della relatività, si trovò a provare una sonata insieme all'eminente pianista Arthur Schnabel.
Durante l'esecuzione dell'opera Einstein non faceva altro che perdersi, costringendo Schnabel a fermarsi continuamente.
Dopo che Einstein aveva sbagliato per l'ennesima volta l'attacco, Schnabel, stanco delle continue interruzioni, lo guardò con frustrazione e sbottò:
"Per l'amor del cielo, Albert, non sai contare?".
Prof Vincenzo Giordano
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