Questa donna e scrittrice si chiama Adania Shibli. Tra pochi giorni avrebbe dovuto ricevere un importante premio alla Fiera del Libro di Francoforte, ma la cerimonia di premiazione è stata prima cancellata e poi rinviata perché, per gli organizzatori, Shibli ha una colpa inemendabile: è palestinese.
Non so se ci rendiamo conto del livello di ipocrisia e fanatismo a cui siamo arrivati.
Il suo romanzo, “Un dettaglio minore”, è pubblicato anche in Italia e racconta di una giovane donna palestinese rapita e ammazzata dai soldati israeliani nel 1949.
Non solo si cancella la letteratura e le sue voci - già di per sé gravissimo - ma con questo gesto si cancella anche la Storia, perché di questo si tratta.
Una buona notizia almeno c’è.
Miglior regalo a Shibli non glielo potevano fare perché, cancellandola, l’hanno resa infinitamente più popolare di quanto lo sia mai stata e - c’è da augurarsi almeno questo - molto, ma molto più letta.
Lorenzo Tosa
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