domenica 8 settembre 2024

La Boccia non è meno squallida di Sangiuliano

 


Cosa penso di Meloni e del suo circo Barnum, chi legge la mia pagina credo lo sappia abbondantemente. Sono anche discretamente impegnato in politica contro questa destra tremenda.


Invece resto sempre stupefatto quando a sinistra ci costruiamo degli idoli di cartapesta, figli del caso e di circostanze particolari.


Riuscimmo a riabilitare persino il fascista Indro Montanelli, stupratore mai pentito di una bambina, semplicemente perché a un certo punto scazzò con Berlusconi.


Fummo capaci di arruolare da questa parte della barricata uno come Marco Formentini, fra i peggiori sindaci della Storia di Milano, banalmente perché litigò con Bossi.


Ora leggo una certa qual ammirazione per la signora Boccia che mi lascia basito. A me il merito di aver mandato il tilt un Governo e aver fatto saltare un imbarazzante Ministro, non la trasforma in un eroina pasionaria.


L'uso da dodicenne di instagram con tutte quelle storie dove ci sono continue allusioni al fatto che lei sa cose ma non le dice, con un retrogusto neanche troppo velatamente ricattatorio, non la inalzano a un livello etico particolarmente nobile.


Me ne frega nulla se fosse l'amante di Sangiuliano, molto di più se è in possesso di informazioni riservate che potrebbero risultare compromettenti sul lato pubblico di alcuni componenti di questa maggioranza.


Una persona dotata di un minimo senso civico non avrebbe problemi a raccontare tutto quello che c'è da raccontare ma invece Maria Rosaria Boccia è troppo impegnata a contare i followers e centellinare i "dico senza dire" per aumentare l'interesse mediatico intorno alla sua figura.


Insomma in questo film pieno di Massimo Boldi lei non è esattamente Meryl Streep.


Luca Paladini

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