Nel silenzio quasi generale, è appena stato approvato alla Camera il disegno di legge più pericoloso, retrogrado, a tratti incostituzionale, degli ultimi anni: il nuovo Ddl Sicurezza. Parolina magica dietro cui la destra da sempre nasconde ed edulcora tutte le proprie porcherie.
Dentro c’è una summa di tutto il peggio di Lega e Fratelli d’Italia messi insieme.
Aumento delle pene fino a 6 anni e 300.000 euro di multa per chi protesta o blocca una strada con l’unico scopo di reprimere gli attivisti per il clima e qualunque altra forma di dissenso.
Aggravanti per chi manifesta contro un’opera pubblica “strategica”. Come ad esempio - una a caso - il Ponte sullo stretto.
Nuovo reato di occupazione arbitraria di immobile, una norma assolutamente superflua nel nostro sistema legislativo che serve solo a solleticare le viscere dei propri analfabeti elettorali sul caso Salis.
Poteri quasi assoluti alle forze di polizia, che, tra le altre cose, potranno anche detenere fuori servizio armi senza licenza.
Invece di risolvere la situazione drammatica di Cpr e carceri, introducono il reato di rivolta contro migranti e detenuti che osano protestare per le condizioni inumane in cui sopravvivono.
Via libera al carcere a donne incinte e madri di minori di un anno.
Revoca della cittadinanza agli “stranieri” che delinquono e Sim del cellulare vietata a chi non ha il permesso di soggiorno.
Criminalizzazione e definitivo affossamento della cannabis light, messa ormai fuori legge insieme alle migliaia di lavoratori del settore.
In tutto sono stati introdotti 24 tra nuovi reati e nuove aggravanti.
E non bastasse tutto questo, tra le maglie del Ddl, Salvini ha voluto inserire anche un ordine del giorno che apre alla castrazione chimica. Direttamente dal Medioevo.
Siamo passati in una notte (lunga due anni) dallo Stato di diritto allo Stato di polizia.
Ed è solo l’inizio.
Lorenzo Tosa
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