giovedì 19 settembre 2024

I Friedkin a Trigoria, DDR è saldo

 

Il Romanista (S.Valdarchi)

Ieri l’arrivo nella Capitale di Dan e Ryan. Incontro coi dirigenti, ma De Rossi non è in discussione


Tanto rumore per nulla. Nella giornata di ieri, Dan e Ryan Friedkin hanno raggiunto la Capitale, passando il pomeriggio all’interno dei loro uffici di Trigoria. Quando la notizia dell’arrivo in città dei proprietari si è diffusa, è cominciato intorno all’ora di pranzo dentro al raccordo un tam-tam mediatico condito da possibili esoneri, imminenti cambi in panchina, le quote di De Rossi allontanato che crollavano e nomi di allenatori - alcuni da mettere i brividi - pronti a sostituirlo. La fantasia però, come spesso accade, supera la realtà. Daniele De Rossi è e resterà - speriamo a lungo - l’allenatore della Roma e la sua posizione, resa salda dal triennale che soltanto cinque mesi fa gli è stato offerto e controfirmato dalla società.


Insomma, la visita dei Friedkin al Bernardini non è da associare a terremoti alle porte e c’è anche chi, addirittura, racconta di come fosse programmata da tempo e non legata, quindi, alla carenza di risultati che ha caratterizzato quest’avvio di stagione a rilento, con soli tre punti raccolti dopo quattro giornate. La fine del mercato, gli obiettivi fissati, qualche frizione interna - vedi il caso Zalewski - e lo stato dell’arte su un tema caro ai texani come lo stadio a Pietralata: questi alcuni degli argomenti toccati da Dan e Ryan nella lunga riunione andata in scena fino all’ora di cena con i vertici della dirigenza.

Tutto questo durante il giorno dopo Genoa-Roma partita che, oltre all’amaro per la mancata vittoria sfumata all’ultimo secondo, ha regalato - si fa per dire - alla rosa romanista il primo infortunio serio della stagione, con Saelemaekers costretto ad un’operazione e a un lungo stop. Con l’animo provato dalla trasferta ligure e le sue conseguenze, De Rossi ha ritrovato ieri mattina la squadra. Solita divisione in gruppi, con scarico in palestra per i titolari a Marassi e lavoro sul campo per tutti gli altri. Nessun confronto - neanche con i Friedkin, arrivati quando i giocatori erano già andati via - o sedute video. Oggi, come da programma, la squadra potrà sfruttare il giorno di riposo, tentando di recuperare anche energie mentali dopo il gol di De Winter. Serve fare in fretta perché da domattina, alla ripresa, si comincerà a pensare all’Udinese che arriverà domenica all’Olimpico da capolista.


Chissà se, tra i vari argomenti trattati dai Friedkin nella giornata di ieri, ci sia stato spazio anche per il possibile reintegro di Nicola Zalewski in rosa. Stando alle parole di De Rossi nella conferenza stampa di sabato scorso, la società potrebbe tornare sui suoi passi soltanto a rinnovo di contratto firmato. Nel frattempo però, DDR ha perso Saelemaekers, rimanendo con il solo El Shaarawy - la cui condizione non sembra al massimo - come esterno alto a sinistra. A questo punto, forse, la dirigenza potrebbe semplificare il lavoro diplomatico con chi cura gli interessi di Nicola, che anche ieri si è allenato a parte. Negli interessi del tecnico di Ostia che, fino a pochi giorni fa, considerava il polacco parte integrante della rosa.

D’altronde l’ha detto lo stesso De Rossi, ora inizieranno le partite ogni tre giorni, ci sarà bisogno di tutti per risalire al più presto la china. Seguendo Daniele, al quale è stato affidato un progetto triennale e merita - come ogni altro allenatore, ma a maggior ragione perché è lui - tempo. L’amore dura almeno tre anni.

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