domenica 1 settembre 2024

Zerbino in conferenza stampa

 


"Paradossalmente abbiamo fatto un mercato migliore dell'Inter, che però aveva bisogno solo di ritocchi e contro l'Atalanta ha fatto paura un po' a tutti. Noi abbiamo preso una giusta direzione e c'è stata collaborazione, l'obiettivo è diventare in pochi mesi e con poche sessioni di mercato ad avere una squadra forte da ritoccare solamente di volta in volta".


Su Motta: 

"Thiago è un amico e sta dimostrando di essere un grande allenatore, di quelli con il tocco magico. La Juve è costruita per vincere e sarà dura, contro un tecnico che ti può sempre sorprendere nelle scelte di formazione".


"Bilancio positivo, sono contento del mercato. Siamo inciampati in qualcosa che non potevamo prevedere al momento di rinforzare la difesa. Credo che abbiamo alzato il livello della squadra e sono arrivati calciatori importanti. Kone è un tipo di calciatore che ci mancava per mettere un po' di 'ciccia' a centrocampo. Mi piace molto anche Saelemaekers e sono contento di quelli che sono arrivati prima".


Su Bove: "Mi dispiace che sia andato via, ma non l’ho trattenuto. Sono stato chiaro con tutti i centrocampisti che ne avrei voluti altri più dinamici e probabilmente ci sarebbe stato meno spazio per lui. Con me ha giocato meno di quanto abbia fatto con Mourinho, ha parlato con me e non potevo garantirgli questo spazio. Dispiace perché è legato a questa squadra, è un ragazzo d’oro, ma devo fare delle scelte. Non posso pensare solo a chi mi sta simpatico. Spero quasi di aver sbagliato, perché si merita di diventare un Nazionale, rimango con l’abbraccio che ci siamo dati. Spero tra noi ci sarà sempre affetto, ma devo prendermi responsabilità. Se volevo rimanere l’idolo intoccabile non sarei ritornato a Roma e non mi sarei messo in discussione. Devo guardare il campo. Non posso chiedere a un giocatore di restare, volevo degli acquisti e Edoardo non meritava di avere poco minutaggio."


"Ho parlato di 'subumani' riferendomi a chi augurava la morte a me e a mio figlio, per una

partita di pallone poi. I social comunque li uso poco e ho disattivate le notifiche perché meno leggo e meglio sto. E i social poi non sono il mondo reale, perché quando giro per strada nessuno mi augura niente di male e la gente mi abbraccia".


 "C'è di vero solo la discussione con Bryan, solo dieci secondi e senza toni esagerati e invece è uscito fuori che siamo arrivati alle mani. Ne ho viste centinaia di  discussioni così e il giorno dopo ci siamo abbracciati, ma proprio perché la discussione era vera si tratta di un fatto grave, perché c'era qualcuno che ha voluto dargli questo peso e quindi mi toccherà querelare per tutelarmi. È stato scritto anche di una discussione con Mancini che non è miminamente esistita"


Daniele De Rossi

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