A Ostia, Roma, delle persone sono state prese a calci e pugni dai balneari perché non hanno voluto pagare una sorta di “pedaggio” per raggiungere una spiaggia libera. “Quando si entra in casa d’altri si saluta”, ha detto loro uno dei balneari, prima di picchiarli.
Tra perquisizioni ai bagnanti che portano cibo da casa, richieste di pedaggio per passaggio, boe messe per chiudere il mare e impedire a chi va alle spiagge libere di fare il bagno, la situazione di una parte delle spiagge in concessione sta iniziando ad assomigliare più al brigantaggio ottocentesco che ad imprenditoria.
I balneari con sale in zucca prendano le distanze da questa gente.
Perché davvero siamo arrivati a situazioni da Terzo mondo e con questi atteggiamenti stanno forzando MOLTO la mano dei cittadini, che sono i VERI proprietari delle spiagge.
Leonardo Cecchi
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