venerdì 24 giugno 2022

Giuseppe Conte

 


Non entro nel merito di un partito che non è il mio, il M5S. Ma a me dispiace solo una cosa e sento di dirla.


Questo signore, nel bene e nel male, si è fatto carico di una funzione complicatissima con l’obiettivo di risollevare – per quella classe dirigente – un partito, togliendo non poche castagne dal fuoco. E dal primo giorno ha dovuto gestire problemi enormi, spesso creatigli ad hoc da stessi rappresentanti del suo stesso partito per paura che potesse prendere troppo spazio. 


Conte può piacere o non piacere, ci sta è legittimo. Ma penso proprio che avrebbe potuto scegliere strade ben più comode e sicure di questa. Sicuramente meno stressanti, meno problematiche, più appaganti. Una strada era farsi un partito suo e far saltare il governo – o provare a farlo – nei primi mesi, portando a casa il consenso oggettivamente stellare che aveva. Un altro era mettersi all’opposizione, come fa la Meloni. Tutte e due molto più comode e strategiche, per una certa politica con meno scrupoli. 


E questi sono dati oggettivi, che – ripeto – prescindono dall’opinione che si ha di lui.


Non ha fatto nessuna delle due cose e ha scelto una strada in salita. Ora ha pagato – e sta pagando – per tutti. 


Una cosa che umanamente, debbo dirlo, trovo molto ingiusta.

Leonardo Cecchi 

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento