Guardate questa foto. C’è tutta la disumanità di cui siamo capaci, in quanto italiani, europei, esseri umani. Corpi ammassati l’uno sull’altro.
Ci siamo NOI, che guardiamo, e poi ci sono LORO: picchiati, calpestati, lasciati morire come in un mattatoio. La loro unica colpa? Desiderare diritti, speranza, futuro, una vita che non venga compromessa da guerra e carestie. Una vita come quella che abbiamo a disposizione NOI, ricevuta senza alcun merito, ma solo per il caso che ci ha fatto nascere in Europa.
Questi sono i corpi ammassati dei ragazzi che hanno cercato di raggiungere l’Europa. Arrampicandosi sulle altissime reti o sfondandole in gruppo. Reti che dividono la vita possibile in Europa dalla condanna a vivere in Africa. Fra loro, i cadaveri degli oltre 37 migranti morti a Melilla.
Succede questo, quando si crede di risolvere problemi immensi con semplici divieti, controllare generazioni intere che cercano la vita con recinti, gestire flussi enormi di persone con accordi fra Stati: in questo caso fra Spagna, quindi Unione Europea, e Marocco.
Vi chiedo di guardare questa immagine e non distogliere lo sguardo. Senza accoglienza non c’è alcuna speranza di crescita per l’Europa, e senza crescita, lavoro e diritti nei Paesi africani, non ci sarà altro destino che migrare.
Roberto Saviano
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