giovedì 23 giugno 2022

Deaghi politicamente vale Gasparri

 "Sembra che Draghi abbia pronunciato una frase a dir poco grave contro il Parlamento. Di fronte alla richiesta di Giuseppe Conte circa la necessità di lasciare che sia il parlamento a decidere sulla posizione dell’Italia nella guerra tra Russia e Ucraina, il Presidente del Consiglio avrebbe detto che “non può stare sotto tutela”. La frase virgolettata è stata riportata dai maggiori quotidiani.


Ora, nell’ordinamento italiano il potere esecutivo è sotto tutela del parlamento. Può piacere o meno, ma è così. Il Parlamento è del resto l’unico organo nazionale direttamente eletto dai cittadini. Con quella frase Draghi si è dunque messo fuori dalla Costituzione italiana, sulla quale ha pure giurato. 


E badate non si tratta di un formalismo o di un cavillo burocratico. Attraverso una complessa operazione trasformistica, realizzata con la complicità di Mattarella, Draghi sta guidando l’esecutivo con continue forzature del nostro ordinamento democratico. Non solo, i suoi stessi ministri prendono decisioni in opposizione alla volontà popolare. Sarebbe anche l’ora di finirla. Questo governo non ha nessuna legittimità per muoversi fuori dalla prassi parlamentare. 


Mi auguro dunque che Conte ritiri la fiducia, lasci Di Maio al suo destino e metta in crisi questo governo senza arte né parte, buono solo a difendere gli interessi americani e dei ceti più abbienti."


Paolo Desogus


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