Lo abbiamo detto, lo abbiamo fatto. Il Reddito di cittadinanza di certo non si cancella, anzi viene rifinanziato e cambiato in meglio. Non solo. Ci stiamo battendo per mettere più soldi in tasca ai lavoratori, intervenendo ancora sul cuneo fiscale. Questo mentre al Senato inizia la discussione sul ddl del Movimento 5 Stelle sul salario minimo, per aumentare gli stipendi dei cittadini. Ci aspettiamo la convergenza di tutti, visto che i nostri lavoratori hanno salari fra i più bassi: siamo gli unici in Europa per cui sono diminuiti negli ultimi 30 anni.
Per quanto riguarda il Reddito, mentre i soliti noti si battevano per tagliare un sostegno a cittadini in difficoltà, invalidi, minori e soggetti fragili, noi stavamo lavorando - come da impegno preso con il Paese - per renderlo più efficace.
Rendiamo più efficiente il sistema di ingresso nel mondo del lavoro: coinvolgiamo le agenzie private; semplifichiamo l’accesso agli sgravi per le imprese che assumono i percettori del Reddito; introduciamo un meccanismo per incentivare i lavoratori ad accettare le offerte.
Lottiamo contro l’illegalità: molti attaccano il Reddito strumentalmente, come fosse un ricettacolo di delinquenza e parassitismo. Negli ultimi due anni, però, gli abusi tra i suoi percettori sono stati meno dell'1% dei 15 miliardi di tutte le truffe a danno dello Stato. Anche quell'1% è però un danno inaccettabile per chi come noi ritiene che i soldi pubblici siano sacri, la bandiera della legalità la sventoliamo sempre, non a giorni alterni come altri. Rafforziamo subito i meccanismi di repressione degli illeciti sul Reddito, faremo di tutto per recuperare anche l'altro 99% sottratto allo Stato.
Il M5S lavora per la vita reale dei cittadini. A testa bassa con impegno, a testa alta senza rinunciare ai nostri valori.
Giuseppe Conte
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