domenica 31 ottobre 2021

Raf Vallone



19 anni senza #RafVallone.

Un attore di cui ho visto pochi film, ma in quelli che ho visto mi ha colpito moltissimo! Anzi, se volete consigliarmi qualche suo film ne sarei molto felice! 😊


Raffaele Vallone, noto come Raf Vallone (Tropea, 17 febbraio 1916 – Roma, 31 ottobre 2002) fu attore, calciatore, giornalista e partigiano.

Altro? Direi che può bastare, dato che fece tutti questi mestieri in maniera invidiabile! 🙂


Come tutti sanno nacque a #Tropea ma la sua famiglia si trasferì a #Torino quand'era un bimbo. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica si laureò in #Filosofia e poi in #Giurisprudenza (ragazzi ben due lauree nei tempi in cui non è che fioccassero ad iosa come ora!), sotto la guida di docenti come Luigi #Einaudi e Leone #Ginzburg.


Poi si dedicò al calcio: inizia nel settore giovanili del Torino con i famosi "Balon Boys" con cui vinse un titolo italiano ULIC ragazzi 1930-1931, per poi esordire in #SerieA nella stagione 1934-1935, disputando una partita con la maglia del Torino e vincendo nello stesso anno la Coppa Italia.

Quindi già qui si nota come si sia davanti ad un uomo di un certo talento, non certo nella media delle persone.


Successivamente, quando iniziava ad essere un po' troppo adulto per giocare, inizia a dedicarsi con estrema dedizione al giornalismo: divenne infatti giornalista e fu redattore capo delle pagine culturali de L'Unità, ma non s'iscrisse mai al PCI poiché, come raccontò più tardi in un'intervista, pur condividendone i punti cardine nutriva una certa critica nei confronti dello #stalinismo; divenne critico cinematografico per La Stampa.


La sua prima apparizione al cinema risale al 1942, nel film Noi vivi, diretto da Goffredo #Alessandrini, dove interpreta un marinaio. Successivamente fece esperienza nel teatro per poi dedicarsi totalmente al cinema, prendendo parte ad alcune pellicole di una certa importanza e lavorando con registi di un certo calibro anche se, pur avendo ruoli di un certo tipo non riuscirà ad inserirsi completamente nel nuovo cinema italiano a partire dagli anni '60 in poi e predilesse alcune pellicole di respiro internazionale.

Effettivamente in quel periodo molti dei nostri attori che negli anni precedenti sembravano occupare degli spazi importanti non ebbero altrettanto spazio nel passaggio dal cinema nostrano degli anni '50 all'avvento della commedia all'italiana.


“Quando lo conobbi mi colpirono la sua intelligenza la sua discrezione, la sua mancanza di vanità – disse di lui Marlène #Dietrich, che non nascose mai di subirne il fascino – Quando andai a vederlo al #ThéâtreAntoine restai sbalordita. Dominava totalmente la scena e il pubblico lo seguiva come in trance. Vi era un meraviglioso equilibrio tra sapienza interpretativa e tensione emotiva. Tutta Parigi era innamorata di lui. Pochi spettacoli rimasero in cartellone così a lungo come Uno Sguardo dal ponte. Per di più aveva accettato la sfida di recitare in francese e l’aveva vinta”.


Voi che pensate?

A me piacque moltissimo ne Il Cammino della speranza, sotto la regia di Pietro #Germi (1950): credo che la pellicola goda di una certa attualità visti i temi trattati.

Attendo le vostre opinioni 🙂


Fonte fotografie:


Da sinistra:


1. Un giovanissimo Vallone nel suo percorso calcistico:


https://it.wikipedia.org/wiki/Raf_Vallone...


2. ad inizio carriera nel cinema:


http://www.mymovies.it/biografia/?a=2668


3. Negli anni '50:


https://mubi.com/cast/raf-vallone


4. Più avanti con l'età, presumibilmente intorno agli anni '80-'90:


https://www.imdb.com/name/nm0885203/ 


Repost Indagine Di Una Cittadina Al Di Sopra Di Ogni Sospetto 31/10/2020

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