lunedì 25 ottobre 2021

Grande Merek!

 


La sanità (e l’Italia) di cui andare orgogliosi.


Merek, ragazzo ugandese di 21 anni, soffriva di insufficienza renale terminale. In Uganda da bambino era costretto a farsi 450 chilometri per fare la dialisi. Una condizione terrificante che sul medio periodo, data la sua malattia, avrebbe significato morte certa.


Per questo 5 anni fa decise di rischiare e venire in Italia per cercare aiuto. Arrivando qui quasi al limite, data la malattia e la traversata. 


In Italia Merek ha incontrato persone che hanno deciso di non voltarsi dall’altra parte. Francescani e medici del Policlinico di Bari. Il risultato è che oggi è guarito grazie ad un trapianto di reni risultato efficace. Per lui finisce un incubo durato anni e costatogli quasi la vita. 


Ora vuole studiare medicina qui in Italia e tornare in Uganda per aiutare il suo Paese. 


Lo farà grazie al nostro Paese. E questo ci deve rendere orgogliosissimi. Perché il miglior "made in Italy" che si abbia è questo. Il miglior modo di fare cooperazione internazionale è questo: aiutare, salvare, formare. E fare in modo che il nostro Paese possa davvero essere d'aiuto per chi ha bisogno. Questo significa essere un Paese civile. 


A lui un grande in bocca al lupo per il futuro, che se lo merita proprio.

Leonardo Cecchi 

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