venerdì 30 novembre 2012

GIOVANNI PASCOLI, TROVATO UN INEDITO INNO ANARCHICO


FORLI' - Un documento inedito del 1878, un inno scritto da Giovanni Pascoli per l'internazionale anarchica, arricchisce la ricerca sui nove turbolenti anni giovanili (il cosiddetto periodo bolognese 1873-1882) che videro il poeta sammaurese tra i principali agitatori di piazza per l'insurrezione contro l'ordine costituito. Lo ha scovato una studiosa dell'università di Bologna, Elisabetta Graziosi ed è stato presentato in prima nazionale a San Mauro Pascoli. La presentazione è avvenuta nel corso dell'inaugurazione della Mostra su "Il giovane Pascoli. Attraverso le ombre della giovinezza: mostra documentaria" a cura di Rosita Boschetti, ospitata a Casa Pascoli.
 "Il documento è importante - ha spiegato la Graziosi - prima di tutto perché conferma ancora una volta come gli anni giovanili di Pascoli siano stati caratterizzati da una precisa volontà di fare il rivoluzionario di professione, lontano quindi dall'iconografia tramandata negli anni successivi dalla sorella Mariù e arrivata fino a noi, nel quale emergeva un Pascoli traviato da cattive idee e maestri ma tutto sommato alieno da qualsiasi forma di violenza. La realtà fu diversa, e la scoperta di quest'ultimo documento lo conferma. Non solo: per tanto tempo si è discusso se Pascoli avesse realmente scritto un Ode a Passanante, l'anarchico che aveva attentato la vita a Re Umberto, nel quale veniva riportata la celebre frase 'Col berretto di un cuoco faremo una bandiera'. La sorella del poeta Mariù ha sempre sostenuto che quell'inno non era di Pascoli, smentendo ciò che hanno sempre affermato gli amici del poeta. Il fatto che non si sia riusciti a scoprire quell'Ode non ha permesso di scoprire la verità. Fatto sta che l'Inno anarchico che sono riuscita a scoprire si presenta ancor più forte di quello che si presume scritto su Passanante. Emerge infatti un Pascoli tutto imbevuto di ideologia rivoluzionaria a tratti anche sanguinaria, zeppo di miti anarchici catastrofisti". Ecco come la Graziosi si è imbattuta in questo inedito.
"L'ho trovato - ha detto ancora la scopritrice - nella Biblioteca di Benedetto Croce. Il critico italiano infatti pubblicò solo le prime due strofe nel 1907 utilizzandole per stroncare il Pascoli ("Vedete: adesso fa l'umanitario ma era un violento"). E' risaputo infatti come sul poeta romagnolo gravasse la pesante critica di Croce, una critica che ha influito in maniera negativa per decenni sulla considerazione dell'opera del Pascoli tra gli studiosi. Rimane il fatto che quell'Inno viene utilizzato da Croce contro Pascoli, poi finisce nel dimenticatoio. In altre parole, una volta stroncato c'é come una sorta di censura generalizzata. Tutto questo fino a oggi". Con quest'ultimo ritrovamento arrivano a 7 i documenti inediti scoperti dalla Graziosi sul Pascoli anarchico-socialista, una cui prima anticipazione avvenne con la pubblicazione di un saggio "Pascoli studente e socialista: una carriera difficile" raccolto nel volume a cura di Miro Gori "Pascoli socialista" (Patron editore). E lo stesso Gori intervenendo nell'incontro di San Mauro ha ribadito come il "socialismo in Pascoli è un filo rosso che ha attraversato tutta la sua vita, seppure in modi e maniere diverse: quella del socialismo anarchico-internazionalista (insurrezionalista), quella del socialismo umanitario (il periodo messinese), infine, la terza, quella del socialismo patriottico (la guerra di Libia)".

(ANSA)

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