| ROMA - E' simile e funziona come un phon, ma anziché asciugare i capelli, 'prosciuga' i pidocchi e le loro uova in soli 30 minuti. Si tratta del nuovo apparecchio messo a punto da un'industria americana sulla base di un'idea dell'università dello Utah, e che, come si legge sulla rivista 'Pediatrics', sarà in commercio tra due anni se verrà rilasciato il brevetto. I pidocchi sono un problema molto comune, soprattutto tra i bambini in età scolare. Un singolo parassita può deporre da solo una dozzina di uova, al ritmo di tre al giorno. Non possono volare o saltare da una testa all'altra per contatto diretto tra capello e capello, ma possono essere presi dal contatto della testa con lenzuola o mobili contaminati. Si tratta di un'infezione che non è pericolosa in se stessa, visto che mentre si trovano sulla testa e succhiamo il sangue, provocano solo prurito, ma per il fatto che le abrasioni che si formano grattandosi possono portare portare ad altre infezioni secondarie in parti scoperte della testa. Attualmente per curare quest'infezione ci sono prodotti chimici, ma la resistenza a questi composti è aumentata costantemente negli ultimi anni. Gli esperti raccomandano di pettinare regolarmente i capelli, anche se ciò non può impedire la recidiva. "L'apparecchio - spiega Dale Clayton, uno degli inventori - funziona asciugando le uova e i pidocchi, non riscaldandoli. Lo stesso effetto quindi non si può avere con il normale asciugacapelli che abbiamo a casa. Non vogliamo che i bambini si trovino con la testa bruciata perché i genitori pensano che col calore uccidono i pidocchi. L'apparecchio è più freddo di un phon, ma necessita di un flusso d'aria due volte maggiore, e bisogna stare attenti, perché se non si espongono le radici dei capelli, non funziona". Nell'articolo su 'Pediatrics' si spiega come ottimizzarne l'uso, in modo da sterminare uova e pidocchi. Adoperato in modo corretto, l"asciuga-pidocchì uccide l'80% delle uova schiuse e il 98% di quelle non ancora aperte. Il che è sufficiente ad eliminare l'infestazione intera. |
(ANSA)
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