venerdì 30 novembre 2012

"Le sette sataniche? Sciogliamole come la P2"



Parla l'onorevole Alboni (An), primo firmatario di un pdl che dichiara guerra alle pratiche esoteriche delle sette segrete: "Attentano ai valori della nostra società".
di Giancarlo Castelli

ROMA - Abuso di rituale satanico ed esoterico. Questo il principio della proposta di legge che una trentina di deputati di Alleanza Nazionale, con alla testa il primo firmatario, l’onorevole Roberto Alboni da Meda, Milano, presenterà al più presto alla Camera. Proprio mentre è in discussione il disegno di legge Bondi sulla libertà religiosa. “Ma non ha nulla a che vedere - puntualizza subito Alboni - sul fenomeno del satanismo ci stavamo lavorando già da molto tempo”.

Principio inconfessato e irrealizzabile della proposta di legge dei trenta deputati è il divieto assoluto di pratiche esoteriche legate, più o meno, al “Maligno”. Una strada non percorribile, però. Un progetto che, lo ammette lo stesso Alboni, incontrerebbe molti ostacoli perché non esistono diretti riferimenti nel codice penale e anche perché, ne è sicuro l’esponente di An, in commissione Giustizia, tra emendamenti e quant’altro, rischierebbe di finire in fumo. Meglio applicare, dicono gli estensori del pdl, la normativa sullo scioglimento delle sette segrete. “Come accaduto per la P2”, specifica Alboni. Dove, magari, la puzza di zolfo non si sentiva ma, tra incappucciati e riti codificati un po’ di esoterismo si respirava.

Niente accensione di roghi, quindi, né persecuzioni nei confronti degli adoratori di Satanasso: la proposta prevede “soltanto” un’inasprimento delle pene per i reati che, in genere, vengono commessi durante il rito delle cinque punte all’incontrario. L’elenco è lunghissimo: circonvenzione d’incapace, cessione e abuso di stupefacenti, pratiche sessuali sui minori, addirittura vampirismo e cannibalismo. Tutto il peggio di un film splatter di serie B. “Ognuno adori quello che vuole ma non può mettere a repentaglio la vita degli altri”, chiosa Alboni.

I punti-cardine della normativa sono tre e riguardano la violazione della legge sul buon costume, il vilipendio della religione e gli abusi lesivi della dignità della persona. “Angeli di Sodomia”, “Astrum Argentium”, “Adoratori della dea Iside”: questi alcuni nomi fantasiosi delle oltre 300 sette individuate, on-line e no, fino a tutto il 2000. Uno degli ultimi casi, racconta con raccapriccio Alboni, è quello di Pescara. Nell’ottobre scorso le forze dell’ordine scoprirono alcuni satanisti che praticavano la scarnificazione, il vampirismo e il cannibalismo: alcuni resti umani stavano per essere cucinati e poi mangiati dagli adepti. Chi si fa coinvolgere in queste pratiche, spesso, è vittima di un vero e proprio condizionamento mentale esercitato dai vari guru dell’occulto.

Per questo, non sempre è facile intervenire e applicare il codice penale. Come spiegano i firmatari del pdl: “Risulta difficile individuare fino a che punto si tratti di libertà d’associazione, tutto sommato garantita dagli articoli 18 e 19, e quando invece siamo di fronte alla coercizione psicologica e a forme più o meno sofisticate di manipolazione. Una faccenda tutt’altro che ovvia”. Per questo è necessaria una legge, dice Alboni: “Vogliamo aiutare tutte quelle vittime che, pur vessate dai loro santoni, non parlano per paura o per omertà. Dobbiamo fare in modo di perseguire questo fenomeno non più per una somma di reati ad esso legati ma nella sua complessità, per il pericolo che rappresenta a quei valori cui la nostra civiltà appartiene”.


ilnuovo.it

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