Non ha il 9, non è un armadio a quattro ante come i centravanti delle grandi storie. Ma porta la Salernitana in serie A segnando in tutti i modi. E quasi la salva.
Nemmeno al Parma ha il 9 e nemmeno quel giorno, ma ha due buone palle gol: una la manda sul palo esterno, l'altra sul portiere . E' un Milan-Juve da vertice, come spesso accade. E a 7 dalla fine il Milan è avanti 1-0. Con San Siro che ribolle, Trezeguet gli fa la sponda veloce, un po' svolazzante : lui arrota il mancino e la spedisce all'incrocio. Milan-Juve 1-1 .
Poi quando i compagni lo cercano per l'abbraccio, si sente di dare una spiegazione: prende il dito indice e lo porta alla testa.
Perchè sono pazzo, lasciatemi stare. Sono Marco Di Vaio . Faccio il gol solo se è difficile .
E si fa una risata.
Un po' di Nazionale, ma non si stabilizza e va all'estero. Quando torna, riparte dal Genoa.
Al Bologna gli danno una chance e soprattutto gli danno quella maglia, la numero 9: lui ricambia salvando due volte consecutive la squadra .
A suon di gol.
Poi Bologna gli rende omaggio così.
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(foto Guerin Sportivo)
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