Ilaria D’Amico oggi sulla Stampa ha centrato esattamente il punto. E credo che tutti gli uomini dovrebbero leggerla.
“Quella che abbiamo visto ieri in diretta tv fuori dallo stadio è la violazione pubblica del corpo di una donna nelle sue parti più intime, fatta senza ritegno e senza alcun pudore: il palpeggiatore nostrano non si nasconde, cammina, punta al sedere e prosegue soddisfatto e senza fretta nel suo percorso. Tutto questo può succedere perché lui sa che quel gesto non porta con sé una condanna profonda di chi lo circonda (...)
La vostra reale indifferenza è l'incubatore stesso della violenza. È l'indifferenza che spinge tutti gli altri tifosi che hanno assistito alla scena fuori dallo stadio a non inseguire l'idiota per fermarlo, ridicolizzarlo e costringerlo alle scuse verso la giornalista vittima. Nessuno la difende perché non c'è niente di grave in fondo: che ha fatto mai quell'uomo? Una palpatina, «dai, non te la prendere»... e poi, diranno i migliori (e ahinoi, anche le migliori) tra gli assolutori d'Italia, se quei pantaloni fossero stati meno attillati..."
È tutto, drammaticamente, qui.
Lorenzo Tosa
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