lunedì 29 novembre 2021

Benedetto Petrone

 


Per capire quanto siano carogne i fascisti, basta raccontare una mattanza inaudita di 44 anni fa. La ricorda anche Leonardo Cecchi.


Bari, 28 novembre 1977. Benedetto Petrone è un ragazzo che non cammina bene. Da bambino ha avuto la poliomielite e zoppica, non può correre. Non può scappare.


I neofascisti si avventarono contro di lui in quaranta. Con le catene, i bastoni. Infine i coltelli. Lo massacrarono, finendolo con una coltellata al ventre. Quaranta armati contro un ragazzo invalido. 


Benedetto aveva 18 anni e una colpa: essere militante del PCI. Quelle quaranta carogne cercavano un agnello sacrificabile e ovviamente, da vigliacchi efferati, si accanirono sul più debole.  


Il fascismo era e resta solo questo: un crimine. Una montagna di merda.

Andrea Scanzi 

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