Ranucci, accusato di ricatti sessuali, replica: “Calunnie per colpire Report”. Continuano gli attacchi alla nota trasmissione e al suo conduttore.
Ancora un attacco all’indirizzo di Report e del suo conduttore. Nelle ultime ore è spuntato fuori un dossier anonimo contro Sigfrido Ranucci, con accuse di ricatti sessuali e di mobbing all'interno della redazione di Report.
Il caso è stato sollevato in commissione di Vigilanza da Davide Faraone (IV) e da Andrea Ruggeri (FI), rappresentanze politiche non esattamente simpatizzanti della trasmissione di Rai3.
La questione è stata portata all’attenzione proprio durante l’ultima audizione dell'ad Rai Carlo Fuortes, che ha spiegato di non avere agli atti nessun tipo di denuncia formale o informale, ma si è impegnato a fare chiarezza sulla vicenda.
La questione, a quanto si apprende, sarebbe ora all'attenzione dell'Audit di Viale Mazzini che dovrà valutare se avviare un'indagine interna, ma intanto Ranucci fa sapere che sul dossier, che a ogni modo pare circoli da luglio, come lui stesso ha dichiarato, ha già presentato denuncia alla procura della Repubblica il 5 agosto.
La redazione di Report si è subito unita in difesa del proprio conduttore:
“Non possiamo tacere sul fango che sta circolando sul programma a cui collaboriamo da anni, alcune e alcuni di noi da decenni. A difesa della nostra professionalità. Consideriamo ridicole e offensive le parole riportate in pubblico tratte da una lettera anonima che mettono in discussione la professionalità di colleghi e colleghe.
Ci spiace constatare che queste calunnie abbiano trovato eco all'interno dell'Organo di Vigilanza sul Servizio pubblico radiotelevisivo, in una interrogazione che getta ombre sulla correttezza dell'intero nostro lavoro.
Da quando è iniziata la sua storia, quasi 25 anni fa, Report ha sempre avuto una sola linea: trovare e approfondire le notizie, verificarle oltre ogni ragionevole dubbio e renderle pubbliche perché questo è il dovere di ogni giornalista”.
🖊Tommaso Panza
Illimitate.it
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