martedì 30 novembre 2021

Il Granducato di Toscana

 


30 Novembre 1786

Il Granducato di Toscana è il primo Stato del mondo ad abolire la pena di morte


Il 30 novembre 1786 venne promulgata una riforma penale da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790. Con questa riforma, la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte. A questa soppressione terminò anche l'uso della tortura e della mutilazione delle membra. Questa legge, in parte ispirata al Codice giuseppino, trovò la sua fonte principale nelle concezioni filosofiche dell'illuminismo e soprattutto nell'opera più famosa dell'Illuminismo italiano, "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria, pubblicata a Livorno nel 1764.


"Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti anche non gravi, ed avendo considerato che l'oggetto della Pena deve essere la soddisfazione al privato, ed al pubblico danno, la correzione del Reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperarsi, la sicurezza nei Rei dei più gravi ed atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne altri, e finalmente il Pubblico esempio; che il Governo nella punizione dei Delitti, e nel servire agli oggetti ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei mezzi più efficaci col minor male possibile al Reo... avendo altresì considerato, che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza, e docilità di costumi del presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo..."

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