sabato 27 novembre 2021

Sharbat Gula

 


Non potete non aver visto la foto a sinistra. È bellissima. Fu scattata in un campo profughi di Peshawar nel 1985 e conquistò la copertina del "National Geographic". Ritrae Sharbat Gula, “la bambina dagli occhi verdi”. Aveva 13 anni. Sharbat acquisì con quella foto notorietà planetaria, arrivando a simboleggiare le vicissitudini e i conflitti che l'Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando. L'autore dello scatto, il grande Steve Mc Curry, cercò quella bambina per anni e alla fine riuscì a rintracciarla.


Oggi Sharbat è giunta in Italia. Merito (una volta tanto) del governo italiano. Il fotografo, Steve McCurry, ha commentato: “Mia sorella Bonnie ed io siamo lieti di annunciare che, insieme all'associazione benefica britannica Future Brilliance e alla sua fondatrice, Sophia Swire, al sostegno del governo italiano e a Metagood, piattaforma NFT for Social Good, è stato portato in salvo il simbolo dei profughi afghani, Sharbat Gula. Siamo grati per questo gesto umanitario del governo italiano”.


La trovò una notizia meravigliosa. Uno squarcio di meraviglio in questo presente fatto quasi solo di rumenta e orrore. Buona vita, Sharbat.

Andrea Scanzi 

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