“So esattamente dove voglio che tu seppellisca i miei resti. Nessun altro dovrà saperlo perché non voglio che qualcuno venga a dissotterrarmi. Voglio solo riposare in pace”.
Il 24 novembre 1991, 30 anni fa, moriva una delle più grandi leggende del rock. Farrokh Bulsara era nato nel 1946 a Zanzibar, in Tanzania. Quando a soli 45 anni morì di Aids era diventato un idolo mondiale col nome di Freddie Mercury, frontman dei Queen.
Nessuno sa dove riposano i resti di Freddie. Nessuno tranne Mary Austin, la prima fidanzata, a cui Mercury dedicò la meravigliosa canzone “Love Of My Life”. Si conobbero quando lei lavorava come commessa in un negozio, e non si sono mai lasciati. Neanche quando lui pensava di essere bisessuale e lei lo aiutò a comprendere che in realtà era omosessuale.
Anche se in seguito non furono più una coppia, tra Freddie e Mary rimase sempre un legame unico e profondo, una rara forma di amore vero, al punto che il frontman lasciò a lei gran parte della sua fortuna, una casa meravigliosa e anche la responsabilità di prendersi cura dei suoi resti.
“Lui non voleva che qualcuno provasse a disseppellirlo come era accaduto ad altri personaggi famosi - ha raccontato Mary Austin, che dopo 30 anni ancora mantiene il segreto su dove riposa Freddie -. I fan possono diventare profondamente ossessivi. Voleva che il suo luogo di sepoltura restasse segreto e così sarà”.
Freddie scoprì di essere sieropositivo nel 1987, ma la sua salute peggiorò velocemente a partire dal 1990. Così una domenica, compreso che non si sarebbe salvato, disse a Mary che avrebbe interrotto la cura coi farmaci che lo tenevano in vita e che, una volta morto, avrebbe dovuto essere lei a occuparsi delle sue ceneri.
Ad oggi la Austin è ancora l’unica persona a conoscere il luogo dove si trovano i resti del frontman dei Queen.
Dopo trent’anni, il mito di Freddie resta immortale ma nessuno, tranne Mary, può portare un fiore sulla sua tomba.
Filippo Rossi
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