"Un giorno stavamo vincendo 2-0 e feci entrare Baggio 10 minuti prima del fischio finale.
Mi disse: "Mister, ma non è meglio un difensore per coprirci!?"
Gli dissi: "Robbè, a me la vita me deve insegnà solo a morì. Fatte da quella palla e non farla vede più agli avversari."
Entrò in campo, si mise a disposizione e per 10 minuti la palla ce l'aveva sempre lui. Questo era Baggio. Un talento naturale, un campione universale, che pensava solo al bene della squadra. Quando hai un giocatore del genere in squadra, non servono difensori per amministrare il risultato. Basta mettere la palla chiusa a chiave in cassaforte. Palla a Baggio e buonanotte a tutti."
Carlo Mazzone
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