AMSTERDAM - Il castagno che Anna Frank vedeva dalla finestra della casa-rifugio di Amsterdam, descritto con tanta tenerezza nel suo Diario, dovrà essere abbattuto. L'albero, vecchio di circa 150 anni, è ormai ammalato irrimediabilmente. La conferma arriva dalla stessa Fondazione dedicata ad Anna Frank: i test compiuti dal comune di Amsterdam non lasciano dubbi, conservarlo sarebbe pericoloso. Da quella casa scelta dalla famiglia Frank per nascondersi dai nazisti, Anna guardava spesso dalla finestra della soffitta il castagno nel cortile. "Il nostro castagno è in piena fioritura dai rami più bassi alla cima, è carico di foglie e molto più bello dell'anno scorso", si legge sulle pagine del Diario scritte il 13 maggio 1944. Anche il padre di Anna, Otto Frank, ha raccontato di non aver mai realizzato bene l'importanza che quell'albero aveva assunto per Anna, prima della lettura del Diario: "Non aveva mai manifestato alcun interesse per la natura, ma è chiaro che le mancava quando è stata costretta a vivere come un uccello in gabbia", ha detto Otto Frank durante un discorso nel 1968. Gli ultimi rilievi realizzati dagli esperti dimostrano che il grande castagno è ormai marcito quasi per metà. Manca ancora l'autorizzazione all'abbattimento, ma l'albero potrebbe essere tagliato entro pochi mesi, comunque non prima dell'anno prossimo. Il castagno, tuttavia, potrà continuare a vivere on-line. Il sito della Fondazione (www.annefranktree.com) consente infatti ai visitatori di posare una foglia con il proprio nome, la propria età e la propria città di residenza su un castagno virtuale. Realizzato nel febbraio scorso, il sito è stato pensato soprattutto come un modo di tenere in vita gli ideali di Anna Frank e di far dialogare tra loro gli allievi delle scuole di tutto il mondo intitolate al suo nome, ormai oltre 200. Anna Frank, nata a Francoforte il 12 giugno 1929, rimase per circa due anni nella casa di Amsterdam, cercando così con la sua famiglia di sfuggire ai nazisti. I Frank furono però catturati dopo una delazione poco prima della fine del conflitto e deportati in campo di concentramento. Anna morì nel marzo 1945 nel lager di Bergen-Belsen (nord della Germania) all'età di 15 anni. Il Diario che la ragazzina aveva tenuto durante il periodo trascorso nella casa di Amsterdam, dopo la guerra, fu pubblicato dal padre Otto, l'unico sopravvissuto. La casa oggi ospita un museo. |
(ANSA)
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