Foggia – “LA situazione relativa alla gestione dei rifiuti sul
territorio urbano del comune di Foggia è estremamente complessa sia per i
risvolti giuridico-autorizzativi che per quelli di ordine
economico-finanziario che investono l’Amica, già, peraltro, sanciti dalla sezione fallimentare del Tribunale di Foggia e dalla Corte d’Appello di Bari“. Lo dice in una nota l’assessore regionale Lorenzo Nicastro.
“In queste ore, su espressa delega del presidente Nichi Vendola,
sto valutando, col supporto delle strutture tecniche dell’assessorato
alla Qualità dell’Ambiente, tutti i presupposti per l’emissione di una
ordinanza che permetta di derogare alla scadenza del 20 luglio prossimo, quando cesserà i suoi effetti l’ordinanza del sindaco di Foggia Giovanni Mongelli che ha permesso la gestione dell’ordinario nel servizio nonostante la procedura di liquidazione dell’azienda”.
“Come previsto dalle norme abbiamo già avviato la richiesta di intesa
col Ministero dell’Ambiente necessaria per l’emissione della nuova
ordinanza, ma destano preoccupazione le questioni di ordine
giuridico-finanziarie che, riteniamo, dovranno essere approfondite con
tutti gli attori e con un comune sforzo di buona volontà. Non
consideriamo l’emissione dell’ordinanza, in questo momento l’unico
strumento per assicurare il servizio di igiene urbana in città, come un
punto di arrivo. Intendiamo invece – prosegue Nicastro – utilizzare i
sei mesi previsti per individuare una strada per la soluzione definitiva
del problema, auspicando che vi sia la collaborazione di tutti nel
percorrerla”.
“Vorrei inviare un messaggio chiaro ai cittadini foggiani e a tutti
coloro che in questi giorni, dalle istituzioni, dalla politica, dal
mondo dell’informazione, mi hanno sollecitato dichiarazioni e prese di
posizione: il Governo Regionale lavora a pieno regime su questo fronte,
come su tutte gli altri che interessano il territorio regionale, e –
conclude Nicastro – ha come obiettivo primario sicurezza e salute dei
cittadini oltre che la maggior tutela possibile dei livelli
occupazionali”.
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