giovedì 12 luglio 2012

“Demagogia” su Lastaria, Dotoli a Vendola: mistifica la realtà

Lucera – “HO registrato, con stupore misto a sorpresa, le fuorvianti dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, apparse sulle colonne del principale quotidiano di informazione regionale. Ancora una volta, il Governatore dei pugliesi, ci ha tenuto a mettere in mostra tutta la sua bravura nel mistificare la realtà”. “Così, la protesta spontanea e legittima di un intero territorio, preso a schiaffi da logiche di sola spartizione politica, rischia di passare per una realtà che “eccede in strumentalità, in propaganda e in demagogia“. “Questo Vendola ha detto di me, devo pensare, riferendosi anche ai cittadini che rappresento in quanto Sindaco di Lucera”. Lo dice il sindaco di Lucera Pasquale Dotoli
Il sindaco di Lucera Pasquale Dotoli (ST)


“La tanto auspicata e conclamata ‘concertazione’, di cui proprio il Presidente regionale si faceva paladino in campagna elettorale, sostenendo che sarebbe stato il primo Assessore della Capitanata, si è trasformata in una presa in giro. Tanto è che la finzione, determinata da tutta una serie di incontri, portati avanti a Bari per diversi mesi, poi interrotti bruscamente senza motivo alcuno, si è tradotta in una mannaia per il presidio ospedaliero ‘Francesco Lastaria’ di Lucera”.

“Qui non si tratta di fare lotte campanilistiche o provare a difendere l’indifendibile, qui si tratta di prendere atto che una Giunta regionale, succube di veti e ricatti politici, ha deciso di tagliare 68 posti letto, su un totale di 73, in un ospedale, il ‘Lastaria’ per l’appunto, che è sicuramente più efficiente degli ospedali di Manfredonia, San Severo e Cerignola.“. “La verità vera, caro Presidente come lei stesso mi ha indirettamente confermato, è che la sua ‘politica’ sanitaria deve fare i conti con le pressioni dei consiglieri regionali e con le aspettative dei territori che li hanno eletti”.


Il Governatore pugliese Nichi Vendola (ST)

“Proprio lei parla di una mia eventuale speculazione politica? Vada a rileggere gli slogan della sua campagna elettorale per le Regionali, solo per limitarci all’ultima, e poi ne riparleremo. Le dico che sono pronto ad un confronto pubblico, se dovesse pensare di concedersi alla discussione e al dibattito, ma che siano del tutto privi di spinte mediatiche. E poi si parla di macelleria sociale, messa in atto da chi? Intanto, Lucera e i Monti Dauni, continuano a non conoscere il presunto modello di sanità pensato da lei e dai suoi collaboratori. L’impressione è che, ancora una volta, si stia inseguendo una sorta di equilibrismo tra posizioni di parte. Una logica di pensiero e un atteggiamento operativo nocivi agli oltre 20 Comuni che ruotano intorno a Lucera, e che non vedono riconosciuta l’applicazione di quei diritti garantiti altrove”.

“Non è superfluo ricordarle, Presidente, che l’Appennino Dauno, per il divario in termini di ricchezza e benessere, di competitività e di occupazione con le altre regioni, garantisce all’Ente Regionale il riconoscimento di fondi comunitari per le zone svantaggiate, insieme alle aree interne del leccese e del tarantino.Tagliare posti letto, accorpare o ridurre i reparti ospedalieri, in un contesto debole sul piano sociale e depresso sul versante economico, sa di autentica condanna.”

“Alla faccia della magniloquenza delle sue parole che, alle nostre latitudini, hanno perso di significato. E continuano a perderne ad ogni suo discorso. Quanto le riferisco dovrebbe esserle ormai noto”, termina Dotoli.


La protesta: a piedi da Lucera a Bari.
Le dichiarazioni del sindaco seguono la protesta di una quindicina di persone, tra amministratori, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, e componenti di un comitato spontaneo, partito da Lucera (Foggia) lunedì scorso e giunto stamane a Bari dopo aver percorso a piedi, con tappe, circa 150 chilometri per protestare davanti alla sede del Consiglio regionale della Puglia contro il taglio di posti letto dell’ospedale Lastaria. Alcuni dei manifestanti – guidati dal sindaco di Lucera, Pasquale Dotoli, a capo di una giunta di centrodestra – si sono incatenati ai muri del palazzo.

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