Oggi voglio rivolgermi al professor renzi. Direttamente a lui. E con grandissima serietà e massimo rispetto. Come sempre.
Lasciando perdere vittorie, sconfitte e altre barzellette da bar.
Anche perché l'unico vincitore alle tornate elettorali, da qualche lustro, è il partito dell'astensionismo. E alle Regionali stravince "peggio" delle Nazionali.
Chi vince esulta, chi perde parla di gente che non è andata a votare. E così via all'infinito.
Però esiste una terza categoria oltre ai vincitori e agli sconfitti in politica.
E a rappresentarla è sempre lui, renzi.
E parliamo della categoria "faccio finta di vincere col culo degli altri e senza metterci la faccia".
No perché a quest'ultimo giro si è preso dei meriti alquanto bizzarri. Ha detto che "senza di noi in Liguria si è perso, in Emilia e Umbria si è vinto. Nel 2025 saremo nel centrosinistra, no ai veti".
Ma...egregio dottor Matteo Renzi, potrebbe spiegare a un inetto, ignorante e umile suddito, di sinistra tra l'altro, dove Lei abbia vinto sia in Umbria che in Emilia-Romagna? O meglio, grazie a Lei "si è vinto"?
No perché il suo partito, italia viva, in entrambe le Regioni di cui sopra, si è presentato senza simbolo e con candidati camuffati in due liste civiche, restando escluso dalla ripartizione dei seggi.
Cioè non ha portato alla coalizione neanche mezzo seggio. E come lei anche calenda con azione e +europa.
Cioè oltre il voto dei parenti stretti e di qualche amico, di più non va. Ma sin dalla sua fondazione.
Altrimenti non avrebbe ideato il rosatellum con soglia di sbarramento irrisoria e l'ultima "alleanza nazionale" (questa è sottile, a doppio senso) con calenda.
Allora facciamo così.
Siccome parecchi anni fa condussi a mani nude una rivoluzione con degli amici in Francia, era mi pare un maggio o un luglio del 1789, e poi mi sono dedicato a inventare la lampadina, l'ascensore elettrico, il motore a scoppio, gli pneumatici, la macchina da scrivere, il telefono, la bicicletta, l'automobile e il tram elettrico, perché non avevo niente da fare, le dico che ha ragione Lei.
Perché so, come le ho scritto poco sopra, cosa significhi non essere riconosciuti giustamente dalla Storia come vincitori o personaggi indispensabili, a causa di quattro giornalisti venduti alla Travaglio o Ranucci che hanno puntato, senza successo, a non farLa entrare nella coalizione di centro-sinistra.
Ancora oggi ne soffro personalmente tanto, eppure la porta della Bastiglia, quel 14 luglio, pensi, la sfondai io, nonostante avessi mani e piedi legati.
Salvatore Granata
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