VINCE IL FRENTE AMPLIO DI YAMANDU' ORSI
di Roberto Vallepiano
Con una massiccia partecipazione alle urne da parte del 90% dei cittadini, il candidato del Frente Amplio diventa il nuovo Presidente dell’Uruguay. Il voto riporta al potere la storica coalizione progressista guidata per molti anni da José Pepe Mujica, l'ex guerrigliero Tupamaro diventato Capo del Governo nel 2010.
Il risultato sposta a sinistra l'asse latinoamericano isolando ancora di più l'ultradestra argentina liberista e atlantista del licantropo pazzoide Javier Milei.
Yamandù Orsi, nome indigeno e cognome italiano, è figlio di Paolo "Bebe" Orsi un bracciante rurale che immigrò dall'Italia piccolissimo insieme ai propri genitori. Tifosissimo del Peñarol, politicamente si forma all'interno del partito socialdemocratico Vertiente Artiguista per poi aderire al Movimiento de Partecipacion Popular.
Privo del carisma di Josè Mujica, il nuovo Presidente uruguagio è un moderato della sinistra liberal, in linea con i DEM americani, più vicino a Boric che a Salvador Allende.
Apertamente ostile ai Paesi dell'ALBA e nemico dichiarato del Venezuela di Nicolás Maduro.
La sinistra interna al Frente Amplio per bilanciare il suo moderatismo gli ha imposto come VicePresidente Ana Carolina Cosse Garrido, già iscritta alla Union de la Juventud Comunista.
Yamandù Orsi prende in mano un Paese fiaccato e impoverito dal liberismo, con un tasso di povertà infantile pari al 25%, piagato dalla recente impennata della criminalità organizzata: bande di narcos e pandilleros che si spartiscono i quartieri di Montevideo terrorizzando i cittadini.
Servirebbe un coraggioso programma radicale di cambiamento sociale che metta al centro le masse popolari e i lavoratori, gli stessi che hanno riempito di speranza le piazze e le urne al fianco del Frente Amplio.
Il nuovo Presidente dell'Uruguay sarà capace di metterlo in atto?
Per ora prevalgono le perplessità.
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