È finita così (almeno per ora), con il ritiro di quasi tutti gli operatori dei centri di rimpatrio di migranti in Albania, richiamati in tutta fretta in Italia dal governo.
Ne resteranno solo sette. E non sono previsti ricambi. Mentre i due campi di Shengjin e Gjader sono drammaticamente vuoti.
È, insomma, la pietra tombale sul più disastroso e fallimentare protocollo mai firmato da un governo nella storia repubblicana, costato all’Italia 800 milioni di euro per meno di 30 migranti.
Circa 40 milioni di euro a migrante! Tutti, per altro, immediatamente rispediti in Italia.
Tutto per finanziare la propaganda elettoralistica permanente di Giorgia Meloni.
Quello che abbiamo detto da mesi si è puntualmente verificato.
In un Paese normale, oggi la Presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno convocherebbero una conferenza stampa urgente per chiedere scusa agli italiani e rassegnare le proprie dimissioni.
Qui da noi danno la colpa ai giudici, all’Europa, ai comunisti, alle zecche rosse, tutto pur di non ammettere l’unica verità : che questo è quello che accade quando si governa questioni così serie e delicate con populismo e dilettantismo da bar.
Lorenzo Tosa
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