Sull'Olimpo stava per tenersi il più grande evento di tutti i tempi: il matrimonio tra Era e Zeus.
Alle nozze vennero invitate tutte le divinità e il compito di avvertirle una per una venne dato a Ermes, messaggero degli dèi.
Il giorno del matrimonio arrivò, e al banchetto si presentarono tutti gli invitati, nessuno escluso.
Anzi, no.
Solo Chelone, dea della pigrizia, non si fece vedere.
Ermes, timoroso che l'assenza della dea potesse ricadere su di lui, andò a chiamarla, ma quando giunse a casa di questa, la trovò addormentata. Il messaggero la svegliò e le disse che era in ritardo per le nozze, Chelone gli disse di non preoccuparsi e che stava per andare, cacciandolo via in malo modo.
Ovviamente la dea si addormentò di nuovo.
Quando infine si svegliò iniziò a recarsi, molto lentamente, verso il luogo del banchetto ma, vedendo sulla strada gli altri invitati stavano già tornando a casa, suppose che la festa fosse finita e tornò a dormire.
Ermes, come temuto, venne ritenuto responsabile dell'assenza di Chelone e quindi decise di andare a farle una ramanzina.
Al suo arrivò la trovò, ovviamente, addormentata.
Il messaggero degli dèi andò su tutte le furie. Sradicò la casa della dea dal terreno e, con Chelone ancora all'interno, la gettò nel fiume che scorreva nelle vicinanze.
La dea venne trasformata in una testuggine e costretta a portare la propria dimora sempre sulla schiena. Ermes, inoltre, la condannò al silenzio eterno, motivo per cui la testuggine è considerata simbolo del silenzio.
Mitologia greca
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