"Siamo molto soddisfatti per il rinvio di tre mesi dell'esecuzione dello sfratto ai danni di Anna, la persona fragile e malata, che vive da 31 anni in un appartamento del Vaticano, a Via del Gonfalone, in pieno centro storico. Un risultato assolutamente non scontato, frutto anche della mobilitazione organizzata in questi giorni da Rifondazione Comunista e da Unione Inquilini. Mobilitazione che ha visto anche la partecipazione di realtà sociali come Grognards e altre, che questa mattina erano presenti in segno di solidarietà al picchetto antisfratto organizzato a Via del Gonfalone. Ora è necessario utilizzare tale rinvio per aprire immediatamente una trattativa con il Vaticano, al fine di risolvere positivamente questa triste vicenda che si trascina ormai da decenni. Sarebbe inaccettabile che Anna venisse gettata sulla strada, peraltro durante il periodo del Giubileo. Per questo motivo, ci rivolgiamo direttamente a Papa Francesco affinché intervenga direttamente sull'ente che gestisce l'immenso patrimonio immobiliare della Santa Sede, al fine di dare concreta attuazione a quella esortazione da lui stesso espressa nei giorni scorsi, quando invitò le strutture ecclesiastiche proprietarie di immobili a offrire il loro contributo per arginare l'emergenza abitativa. Sarebbe veramente incomprensibile che il Vaticano si intestardisse nel portare avanti uno sfratto per finita locazione nei confronti di una persona fragile e malata come Anna. Sfratto che non è giustificato neanche dalla morosità, visto che i pagamenti del canone di locazione risultano essere pienamente regolari". E' quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.
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