giovedì 7 marzo 2024

Una riflessione su Walter Zenga

 


Da sempre nerazzurro, dopo due esperienze altrove per farsi le ossa, torna a Milano per fare sua la porta dell'Inter. Uno dei migliori portieri della nostra storia, ha pagato in carriera per un errore in semifinale contro L'Argentina, facendoci dimenticare tutti che fino a quel momento era detentore del record di imbattibiltà in un mondiale e considerato in quel momento il numero 1 al mondo, riconoscimento che tra l'altro ebbe già tre volte. 

Vero che in una sconfitta la prassi è cercare un capro espiatorio, ma ciò che non aiutó Zenga fu l'accanimento della stampa filo Juventina finanziata dalla Loggia Fiat.

Sapendo che con una vittoria Mondiale Walter avrebbe oscurato Zoff, la macchina del fango fu subito messa in moto, anche per far sì che il pubblico avesse continuato a parlare solo e sempre di Zoff, il quale, ricordiamolo, ci fece perdere un mondiale in Argentina contro l'Olanda, quindi non imbattibile come ogni essere umano, per non parlare delle ancor più imbarazzanti papere contro il Brasile nella finalina. 

Va anche detto che questa stessa stampa invocava Tacconi, ottimo portiere, ma solo per lasciare un'impronta bianconera su un possibile trionfo e con Schillaci baciatissimo dalla fortuna e Roby Baggio neo Juventino, la loggia Fiat si gustava già i proventi. Fallita la semifinale, Zenga, miglior portiere al mondo in quel momento, essendo nerazzurro ed inviso alla Loggia, divenne l'agnello sacrificale per un mero gioco di potere attuato attraverso la stampa di una certa corrente e ad oggi questo portiere è ricordato solo per quell'episodio, nonostante appartenga di diritto all'Olimpo dei grandi portieri della storia. 

Grazie dello spazio concessomi.

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento