Le donne africane fin dal colonialismo hanno dimostrato di avere avuto un ruolo fondamentale nelle lotte nazionali per indipendenza, nella vita sociale, nello sviluppo culturale ed economico nel continente africano.
Nonostante siano schiacciate da forme patriarcali e strutture sociali e religiose che tendono a toglierle visibilità, continuano a lottare.
Tuttavia, oggi vi è una maggiore sensibilizzazione verso tematiche di genere che ha portato ad una emancipazione della condizione femminile; infatti 51 paesi africani di 54 hanno firmato la Convenzione per "Eliminare" tutte le forme di Discriminazione contro le Donne.
D’altronde, oggi le donne africane hanno ruoli attivi in politica, hanno diritto ad un lavoro salariato, sono inserite nell’attività produttiva ed economica del paese, hanno diritto all’educazione e all’istruzione, hanno ottenuto maggiori attenzioni nei servizi sanitari riguardo i diritti sessuali e riproduttivi.
D’altra parte, però, le condizioni delle donne variano da uno Stato all’altro e per molte ci sono ancora battaglie da vincere.
A ben vedere, molte africane sono ancora vittime di antiche tradizioni come le mutilazioni genitali (che in Paesi come la Somalia, Mali, Burkina Faso, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal Guinea ecc... toccano quasi tutta la popolazione femminile), la poligamia, i matrimoni precoci.
Per tale ragione, L’8 marzo lo dedico a tutte quelle donne che continuano a lottare per essere libere dalle violenze, per essere autonome autodeterminarsi e di scegliere la vita che meglio le rappresenti.
Soumalia Diawara
Nessun commento:
Posta un commento