La mamma incinta al nono mesi era rimasta uccisa sotto le bombe.
-Redazione- Non ce l'ha fattaShayma, la "bimba della speranza" nata sei giorni fa dopo che la madre era rimasta vittima di bombardamento israeliano nella Striscia di Gaza.
La tv israeliana riferisce che la piccola Shayma è spirata nell'incubatrice. Sarebbe stata vittima di un malfunzionamento dell'apparecchiatura medica, la macchina ha smesso di respirare al posto dei suoi polmoni, dopo un'interruzione di corrente elettrica che si pensa sai accaduto quando l’esercito di Israele ha fatto saltare in aria l’unica centrale elettrica della Striscia, mandando così in tilt i macchinari sanitari.
La piccola Shayma Sheikh-el-Id era nata in circostanze drammatiche il 26 luglio, dopo il bombardamento della sua abitazione. Sotto le macerie era rimasta imprigionata la madre, al nono mese di gravidanza. Il padre, Ibrahim, era stato ferito dalla deflagrazione.
A estrarre, in gravissime condizioni, ma viva, la madre di Shayma erano stati i vicini che, una volta liberata l'hanno subito portata all'ospedale locale.
Malgrado le condizioni disperate, i medici avevano deciso di tentare comunque il parto che si sarebbe concluso quando ormai la madre era in uno stato di morte clinica. La nascita della piccola era stata accolta come un di "miracolo medico".
http://www.articolotre.com/2014/07/gaza-non-ce-lha-fatta-shayma-la-bimba-palestinese-nata-dopo-la-morte-della-madre/
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