-Redazione- Rallenta ancora la crescita dei prezzi della zona con la moneta unica: secondo la stima flash di Eurostat l'inflazione ha registrato un +0,3% annuo, in ribasso dal +0,4% di luglio.
L'Italia entra in deflazione: sempre ad agosto, l'indice dei prezzi al consumo misurato dall'Istat nelle prime stime ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (era +0,1% a luglio) e una crescita dello 0,2% su luglio 2014.
Per il Belpaese si tratta di un risultato che mancava dal 1959, cioè oltre mezzo secolo fa: allora, però, l'economia era in forte espansione e la variazione dei prezzi al ribasso avvenne in una fase di tassi negativi durata sette mesi.
Il dato negativo fa il paio con la contemporanea ripresa della disoccupazione, annunciata sempre oggi dall'Istat. Come non bastasse, sempre l'Istat certifica la recessione con il Pil tricolore a -0,2% nel secondo trimestre.
Deflazione significa una spirale pericolosa per l'economia: le famiglie non spendono, i prezzi scendono e i consumatori si attendono ulteriori ribassi rimandando di nuovo gli acquisti. Così, la ripresa economica e dei consumi diventaun miraggio. Ma anche per i conti pubblici: i governi molto indebitati (leggi Italia) vedono crescere il costo reale del loro indebitamento e potenzialmente diminuire le entrate dal gettito fiscale in caso di calo di consumi e profitti per le aziende.
http://www.articolotre.com/2014/08/effetto-renzi-litalia-in-deflazione-per-la-prima-volta-dal-1959/
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