Sia chiaro, questo governo di persone normali e presentabili, persone nell’età
giusta per essere insieme competenti e navigate, persone sicuramente
non consumate in litigi inconcludenti, piace, soprattutto se il confronto
è con gli altri governi a matrice Bossi-Berlusconi, nei quali, ad esempio,
senza dubbio alcuno, la nuova ministra dell’integrazione, Cecile Kyenge,
non avrebbe mai potuto trovare posto. E, a proposito di ministre, non pochi
aggiungono, a dato positivo, anche una buona presenza percentuale di donne
(ma dimenticano di colpo i “normali” governi a struttura paritaria di genere,
già sperimentati in altri Paesi e ormai quasi una necessità di civiltà: ma, si sa,
in Italia siamo indietro!).
E normale, e di giusta età, e competente e navigato, è anche il Presidente
del Consiglio, disponibile all’ascolto e, soprattutto, misurato e garbato,
colto e accorto, secondo la migliore tradizione dei più nobili tra i democristiani
(Andreatta, Moro), con un solo problema, il cognome: è un Letta.
E, come l’altro Letta, il “fedelissimo” della Persona Berlusconi, è uomo
di pause di riflessione, di incontro, di trattativa, di dialogo, di collaborazione,
di pace, sempre a bassa voce e con argomenti, ma, si spera, altrettanto
determinato, come l’altro Letta, appunto, a essere il “fedelissimo” del moderno
Statuto del Pd e, quindi, del suo elettorato (c.2, art.1, “Il Partito Democratico
affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori
le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico”).
In una parola, un fedelissimo delle I s t i t u z i o n i. Altrimenti è tutto
un inganno, grave e senza ritorno.
Al suo esordio, comunque, Letta ha già compiuto un miracolo: ha trasformato,
l’amazzone Gelmini, a sentire il suo intervento in aula, in una mite
e convinta partigiana del governo di servizio.
Ormai la guerra è finita, e non paga più. E’ d’obbligo, vate Napolitano,
la stagione della tregua. Le armi devono godersi il riposo, e le munizioni tornare
in deposito. Basta con i falchi, volino le colombe. I combattenti, gli arditi,
i kamikaze, e tutti i militari attivi (con gli F 35?), dell’una e dell’altra parte,
restino nei banchi loro assegnati. Avanti negoziatori e trattativisti.
Insomma, almeno per ora, Letta ha indovinato tutto: le persone, le parole
e la definizione stessa del governo: di servizio…sedentario.
O no?
Severo Laleo
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