Incitazioni e commenti deliranti
Non approvano il gesto, ma lo comprendono. Condividono la disperazione dell’uomo che ha sparato
Un gruppo Facebook a favore di Luigi Preiti. Nel gesto dell’uomo, non legato a terrorismo o alla mafia, in molti leggono qualcosa di familiare, tanto da spingerli a creare una pagina per difenderlo. Chiariscono, che è un «gruppo dedicato a Luigi Preiti che oggi 28 aprile ha sparato a piazza Montecitorio. Dedichiamo questo gruppo alla sua disperazione e siamo contro a chi ha armato la sua mano, la casta con le loro iniquità e loro vera violenza».
Gli iscritti, al momento, sono più di 180. I commenti sono rivolti contro la classe politica («facile giudicare quando guadagni 20.000 euro)», inneggiano alla rivoluzione e in molti casi, sfiorano il delirio: c’è chi, tirandosi fuori dal coro della «stampa zerbina» lo definisce «eroe. Un eroe che merita più di ogni altro di sentirsi italiano». Altri, con macabro umorismo, lo invitano a riprovare, perché «dispiace per i carabinieri, ma visto che ti piace il gioco, "ritenta: sarai più fortunato"».
Ogni commento sembra superfluo.
http://www.linkiesta.it/gruppo-preiti#ixzz2Rpgy1P4r
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