venerdì 30 agosto 2013

Senatori a vita: polemiche da Lega, Pdl, destra e centristi

Nominati dal Presidente della Repubblica: 'Lavoreranno in assoluta indipendenza'


  Giorgio Napolitano e Claudio Abbado

Cazzola, Letta può contare su altri 4 voti  - ''Con tutto il rispetto dovuto al Capo dello Stato e alle sue prerogative e con tutto l'apprezzamento per la personalita' dei nuovi senatori a vita, a me sembra evidente, tuttavia, che un eventuale governo Letta-bis potrebbe contare, da oggi, su quattro voti in piu' a Palazzo Madama, dove i numeri ballano. In fondo la politica e' un po' una coazione a ripetere. Anche il governo Prodi si avvaleva del voto, spesso determinante, dei senatori a vita'': così Giuliano Cazzola esponente di Scelta civica per l'Italia.
Storace, che bisogno c'era?  - ''Che bisogno c'era? La ''spending deppiu''' ha contagiato anche il Quirinale. Come sempre, risparmiano gli altri. Loro sfornano senatori a vita''. Lo dice Francesco Storace, responsabile de La Destra.
Bianconi (Pdl) Re Giorgio perde il pelo ma..  - "Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Restiamo in fervida attesa di un voto determinante nel quale i cinque senatori a vita, creati da re Giorgio, saranno determinanti per la sconfitta del centrodestra e di Berlusconi. Proprio di ben in meglio". E' quanto dichiara il deputato del Pdl, Maurizio Bianconi.
Calderoli, vedo nel futuro un Letta bis...  - ''La scelta di nominare altri quattro senatori a vita è fuori luogo oltre che anacronistica visto che tutti auspicano un senato federale, delle regioni con un numero ridotto di senatori espressi col voto dai territori. L'articolo 59 al secondo comma deve essere abolito così come avevamo già previsto nella riforma costituzionale del 2005. Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina. Non vorrei mai che queste nomine possano assumere l'importanza che i senatori a vita ebbero nel sostegno del governo Prodi. Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta Bis con una rinnovata maggioranza. Chi decide le sorti del paese votando le leggi deve essere eletto non nominato''. Lo dichiara il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.
Meloni (Fdi), erano proprio necessari?  - ''Presidente Napolitano, erano proprio necessari 4 nuovi senatori a vita con quello che costano 1000 parlamentari in carica e non c'è un euro?'' Lo scrive su twitter il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Zaia, persa occasione per segnale austerity  - "In un momento di profonda crisi economica e sociale, nel quale i cittadini lanciano un incontrovertibile segnale sulla necessità di sfoltimento e riduzione drastica della spesa della pubblica amministrazione (prova ne sia la fortissima richiesta di modifica della legge elettorale e di dimezzamento del numero dei Parlamentari), la nomina di quattro nuovi senatori a vita appare come l'ennesima occasione perduta di lanciare al Paese un segnale di austerity e rigore". E' il commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla nomina di quattro nuovi senatori a vita. "Nel massimo rispetto delle prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica di poter procedere in totale autonomia - dice Zaia - mi permetto di esprimere una mia considerazione sul fatto che è evidente come la nomina delle quattro personalità non rientri fra le urgenze o delle priorità nazionali che ogni giorno i cittadini ci manifestano". "Peraltro, proprio alla luce dell'articolo 59 della Costituzione, credo sarebbe stato certamente possibile identificare nel Paese un lavoratore o un imprenditore-datore di lavoro 'che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario'. In un periodo difficilissimo come l'attuale, sono loro i veri eroi che andrebbero indicati come esempio a una pubblica opinione che immagino assista perplessa".
Vaccari (Ln), chi li paga, gli esodati?  - ''Che bisogno c'era di nominare quattro nuovi senatori a vita? Tanto perche' siamo in crisi? E chi paga, i soliti esodati?''. E' la reazione dell' esponente della Lega Nord Gianvittore Vaccari alla nomina dei senatori a vita fatta stamane da Napolitano. ''Il Corriere, di solito ben informato sulle intenzioni del Colle - sottolinea Vaccari - parlava di 2 senatori a vita piuttosto che quattro. Un numero spropositato in tempi di crisi: stipendi a vita, uffici, benefit oltre alla loro collocazione politica che se non sbaglio sia, in linea di massima, ben posizionata. Ma non e' questo il punto - ribadisce l'esponente bellunese della Lega - e' che siamo in una crisi spaventosa e non e' un bel segnale questo dato dal Colle. Piuttosto - conclude - si ragioni su un Senato Federale che e' l'unico strumento istituzionale di cui effettivamente se ne sente il bisogno''.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato oggi senatori a vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo comma, della Costituzione, il maestro Claudio Abbado, la professoressa Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il professor Carlo Rubbia, che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale. I decreti sono stati controfirmati dal Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Enrico Letta. Il Presidente Napolitano ha informato delle nomine il Presidente del Senato della Repubblica, senatore Pietro Grasso. Il Capo dello Stato ha dato personalmente notizia della nomina ai neo senatori, porgendo loro i più vivi auguri.
"E' anche per dare un segno di serena continuità istituzionale che ho ritenuto di dover colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle fila dei senatori a vita di nomina presidenziale'': lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una dichiarazione con la quale motiva le ragioni della nomina di quattro nuovi senatori a vita.
''Sempre convinto delle ragioni che indussero i padri costituenti a prevedere quella speciale presenza nel Senato della Repubblica e ad attribuire quella facoltà al Presidente della Repubblica, ho raccolto elementi di giudizio e compiuto passi discreti per attribuire i quattro seggi di senatore a vita rimasti vacanti. E nel rispetto delle valutazioni e degli orientamenti cui, nell'esercizio della facoltà prevista dall'art. 59 della Costituzione, si sono di volta in volta variamente attenuti i diversi miei predecessori, ho questa volta teso in modo particolare a compiere scelte - spiega il presidente - che riprendessero i criteri ispiratori delle nomine effettuate in prima istanza dal Presidente Luigi Einaudi. Le mie scelte sono così cadute su personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza. Pur consapevole del valore di non poche altre personalità, che pure "hanno illustrato la Patria per altissimi meriti", ritengo indubbio che tra quelle oggi nominate ve ne siano di talmente note per le loro attività e i risultati conseguiti da considerarsi portatrici di curricula e di doti davvero eccezionali, come attesta il prestigio mondiale di cui sono circondate.
E sono loro grato per la generosa disponibilità espressami. In pari tempo ho proceduto alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente affermatasi, la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l'impegno di vaste schiere di italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica. Sono convinto - conclude il capo dello Stato - che dai quattro senatori a vita così prescelti verrà un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e - in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte - all'attività del Senato e dell'intero Parlamento".
Letta, messaggio speranza a Paese - La decisione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui senatori a vita "è un messaggio molto forte per invertire la tendenza: chi fa ricerca deve essere premiato e io leggo così il messaggio di Napolitano che è di speranza per il Paese". Così il premier Enrico Letta visitando a Genova l'Istituto italiano di tecnologia.
(ANSA)

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