venerdì 30 agosto 2013

Renzi, che figura!

Si riaccende la querelle sull'iniziativa della Ferrari a Ponte Vecchio. Le cifre annunciate da Renzi non sembrano veritiere


120 mila euro dalla Ferrari per la concessione di Ponte Vecchio, un (quantomeno azzardato) milione di euro di indotto. Si era fatto scudo dei numeri roboanti Matteo Renzi, per giustificare un’operazione che aveva fatto imbufalire cittadini, commercianti e turisti, espropriati per ore di un’area storica della città. Si era difeso, il sindaco di Firenze, magnificando, tra l’altro, la destinazione benefica di quei denari, riservati alle vacanze di bambini affetti da disabilità.
Ma è bastato fare una verifica tra i documenti del Comune, e chiederne conto all’imbarazzatissima vicesindaco Stefania Saccardi, perché il castello di menzogne costruito da Renzi si sgretolasse, lasciando sul campo unicamente la realtà di un’operazione di pura propaganda elettorale. A scoperchiare il vaso, le interrogazioni presentate da due consiglieri comunali (candidati con liste civiche orbitanti ‘a sinistra’) Ornella De Zordo e Tommaso Grassi.
Dure le accuse, riportate tra gli altri da International Business Times: dagli atti ufficiali risulterebbero infatti solo “17.000 per occupazione suolo pubblico”, di cui solo 2.489 euro per Ponte Vecchio, 11.295 euro per piazza Ognissanti e 2.719 euro per lungarno Vespucci.
Cifre, dunque, che appaiono ben lontane da quelle annunciate dal primo cittadino. Nel mirino dei due consiglieri, è finita inoltre la data dell’atto di concessione del suolo cittadino all’azienda di Maranello, che sarebbe successiva all’evento stesso. “L’atto di concessione dell’occupazione del suolo pubblico per l’area di Ponte Vecchio della Direzione Sviluppo Economico – riferiscono ancora De Zordo e Grassi – risulta essere datato 1° luglio, ovvero il giorno dopo la cena del gran galà di Ponte Vecchio del Ferrari Cavalcade”. Sembrerebbe quantomeno singolare, infatti, negare l’autorizzazione a un’iniziativa che si è già svolta. L’ennesima anomalia.
Infine, risulterebbe smascherato anche il presunto fine solidale della manifestazione, ridotto anch’esso a fandonia. Nessun fondo infatti sarebbe stato destinato alle vacanze dei bambini disabili. Come riporta Blitzquotidiano, il vicesindaco Saccardi avrebbe ammesso che “non c’era stato alcun taglio, e che Renzi aveva solo voluto dare l’idea del valore sociale del canone che sarebbe stato pattuito”.
“E’ un incredibile bluff – rincarano i consiglieri De Zordo e Grassi – nessun taglio operato da ente terzo, solo una demagogica e inqualificabile utilizzazione di una categoria debolissima per motivare, facendo leva sulla sensibilità personale, una operazione che ha portato come unico risultato una grande visibilità mediatica del Sindaco e un piacere a possibili futuri supporter elettorali”.

Nessun commento:

Posta un commento