Valentina Col poteva essere salvata
aveva la broncopolmonite
Spunta anche un undicesimo indagato per la morte della giovane romana a Orbetello
di Alessia Marani
A uccidere Valentina Col è stata un’embolia polmonare massiva, determinata da una trombosi della vena iliaca sinistra. In pratica, alla ragazzina romana di 17 anni morta domenica all’ospedale di Orbetello, è improvvisamente partito un embolo dalla gamba sinistra che è arrivato al polmone già debilitato da un’infezione acuta, forse addirittura antecedente o concomitante con la caduta sulla spiaggia di Marina di Camerota prima di Ferragosto. Nel polmone si sarebbe verificato un’addensamento di sangue da cui si è scatenata l’infezione. Il tutto probabilmente accelerato dall’assunzione della pillola anticoncezionale che potrebbe essere stata concausa della coagulazione del sangue, magari in presenza di una predisposizione genetica. Insomma: nessuno se ne sarebbe accorto. Forse Valentina poteva essere salvata.
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