Fonsai ok a rogatoria, Paolo Ligresti sarà interrogato
Su di lui pende un ordine di arresto internazionale
Fonsai: concessi i domiciliari a Giulia Ligresti
Le autorità giudiziarie svizzere hanno concesso la rogatoria internazionale chiesta dalla procura di Torino per poter interrogare Paolo Ligresti, su cui pende un ordine di arresto internazionale per la vicenda Fonsai. Ligresti aveva evitato l'arresto perché cittadino elvetico. Infatti, non è prevista l'estradizione dalla Svizzera per questo tipo di reati. Ora i pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio potranno però recarsi oltre confine per interrogarlo. La data, tuttavia, non è ancora stata fissata.
Intanto si allunga con una nuova voce il conto lasciato dalla gestione Ligresti ai nuovi azionisti di Fonsai. Il Fisco ha infatti bussato agli uffici della società, ora controllata da Unipol, contestando gli stratosferici compensi percepiti dai componenti del comitato esecutivo e le sponsorizzazioni a Laità, la società che gestisce la scuderia di cavalli di Jonella Ligresti. L'Agenzia delle Entrate, che lo scorso 30 luglio ha notificato a Fonsai dieci avvisi di accertamento, ha ritenuto non deducibili parte dei compensi corrisposti tra il 2004 e il 2008 agli ex amministratori esecutivi Jonella Ligresti, Giulia Ligresti, Paolo Ligresti, Fausto Marchionni, Massimo Pini e Antonio Talarico. Così come ha contestato la deducibilità dei 4,8 milioni di costi sostenuti per sponsorizzare Laità. Da qui la richiesta di pagare imposte, sanzioni e interessi per 25,7 milioni (13,7 milioni in caso di acquiescenza). Nel corso del 2013 Fonsai ha già versato al Fisco 12 milioni per chiudere il contenzioso sulle consulenze 'fantasma' - 42,3 milioni tra il 2003 e il 2010 - pagate al suo ex presidente onorario Salvatore Ligresti. Per la compagnia, oltre al danno di aver versato nelle tasche dell'azionista di controllo e dei suoi fedelissimi decine di milioni di euro per consulenze di dubbia consistenza, retribuzioni spropositate e sponsorizzazioni inutili, si aggiunge quindi anche la beffa di dover pagare le imposte su costi non deducibili in quanto frutto di prestazioni di fatto inesistenti. Rispetto alle nuove richieste Fonsai sta valutando se ''impugnare'' gli avvisi di accertamento o puntare su una transazione così da ''ridurre gli importi richiesti'' a fronte dei quali Fonsai è stata costretta ad ''accantonamenti ritenuti congrui''.
Nei giorni scorsi sono stati concessi gli arresti domiciliari a Giulia Ligresti. Il giudice del tribunale di Torino ha accolto la richiesta che era stata presentata dagli stessi magistrati della procura dopo i risultati di una visita medica che aveva accertato un forte dimagrimento. Giulia Ligresti sarà trasferita in una casa a Milano.
Giulia Ligresti ha perso circa sei chili dallo scorso 17 luglio, quando è stata condotta nel carcere di Vercelli dopo l'ordine di custodia cautelare spiccato dal gip Silvia Salvadori per l'inchiesta Fonsai. Lo scrive il medico legale Roberto Testi nella relazione consegnata nei giorni scorsi ai pm torinesi Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, che lo avevano incaricato di valutare le sue condizioni di salute e la loro compatibilità col regime carcerario. Il gip aveva respinto l'istanza di scarcerazione formulata dai legali della donna, che rifiuta il cibo dal giorno dell'arresto, nonostante l'accusa avesse dato parere favorevole dopo che aveva collaborato con le indagini e formulato una proposta di patteggiamento della pena.
(ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento