"La Grecia non sarebbe dovuta entrare nell'Euro"
Si vota in Germania, ma si parla ancora di Grecia. Dopo che il ministro delle Finanze Schaeuble ha ribadito che per salvare il paese ellenico servono altri 11 miliardi di euro, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha indirizzato una bordata verso Atene, ma solo per colpire nemici interni.
http://it.ibtimes.com/articles/55033/20130829/merkel-grecia-euro-elezioni-spd-schroeder.htm#ixzz2dOx05CkR
(Foto: Reuters / )
La Grecia, è la tesi, non era pronta per lasciare la dracma ed entrare nella moneta unica, e la colpa di questo avventato passaggio sarebbe di Gerhard Schroeder, socialdemocratico e cancelliere per sette anni dal 1998. "Ha accolto la Grecia e ha allentato il patto di stabilità. Entrambe le cose erano fondamentalmente sbagliate e tra le cause delle nostre difficoltà attuali" sostiene la Merkel secondo il sito della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che cita le parole della leader della Cdu durante un comizio a Ransburg. Un modo per controbattere alle accuse piovute dai socialdemocratici sulla politica di aiuti dell'Unione Europea.
La ricetta ribadita dalla Merkel è sempre la stessa: severità e rigore in paesi come quello greco: "L'euro è più di una valuta, per questo motivo abbiamo fornito solidarietà, ma è sempre legata alla responsabilità di applicare le riforme in quei paesi che ricevono la nostra solidarietà". Appena 24 ore prima, in una intervista ad un quotidiano tedesco, il ministro delle Finanze Schaeuble aveva ribadito: "Il programma di aiuti in corso scade a fine 2014. Quindi, a metà dell'anno prossimo dovremo valutare se la Grecia ha realizzato gli impegni, se c'è un avanzo primario e qual'è il fabbisogno effettivo".
Carsten Schneider, presidente del gruppo parlamentare Spd, aveva attaccato: "Oltre agli 11 miliardi preventivati per gli anni da qui al 2015, ci sarà bisogno di una somma a due cifre per il periodo dal 2015 al 2020. Schaeuble aggiorni le cifre".
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