venerdì 30 agosto 2013

70° Festival del Cinema di Venezia: George Clooney e Sandra Bullock illuminano il red carpet (FOTO)

Alessandra Magliaro, L'Ansa

Festival del Cinema di Venezia


"Sappiamo che forse il cinema non può cambiare il mondo, ma può creare un mondo". Il presidente della giuria della 70esima edizione del Festival di VeneziaBernardo Bertolucci 'benedice' la Mostra del cinema che si è aperta sotto il segno spaziale di Gravity, un film in 3d spettacolare per scene ed effetti, hollywoodiano per i protagonisti Sandra Bullock e George Clooney e al tempo stesso capace di arrivare in profondità grazie al tocco del regista Alfonso Cuaron.
Tutti in piedi per il maestro Bertolucci, mentre sul palco della Sala Grande del Palazzo del cinema la madrina Eva Riccobono, che da ex modella non ha faticato ad indossare un elegante abito cipria, presentava l'edizione di quest'anno, "rassegna consapevole dei tempi, lucida, contemporanea con film di grandi maestri e giovani autori".


Un film come "un'altra vita". Alberto Barbera, contrariamente alle sue abitudini di direttore non protagonista, è salito stasera sul palco e con passione ha presentato una ad una le personalità che compongono la giuria del concorso e le altre tre giurie dell'edizione 2013 del festival. Le magnifiche attrici Martina Gedeck, Virginia Ledoyen (elegantissima in bianco), Carrie Fisher, il compositore Sakamoto, Renato Berta che comincerà tra una settimana il film di Mario Martone su Giacomo Leopardi, e poi ancora Paul Schrader, Ksenya Rappoport, Haifaa Al Mansur, Maria Sole Tognazzi e via via tutti gli altri.
Il presidente della Biennale Paolo Baratta ha ricordato i passi avanti per la riqualificazione degli spazi della Mostra, i progetti concreti del 2014 con la nuova sala Darsena, il mercato che, senza essere velleitari, cresce d'interesse, la Biennale College, il film affatto celebrativo Venezia 70 - Future Reloaded di cui sono stati mostrati i contributi di Bertolucci (Red Shoes sulle difficoltà dei disabili di girare in città) e di Schrader (riflessioni sul cinema degli anni '70 e su quello di oggi). Il ministro dei Beni culturali Massimo Bray alla cerimonia non è arrivato in tempo per la contemporaneità dell'impegno governativo al consiglio dei ministri. Forse riuscirà per la cena di apertura.
In sala tra le presenze istituzionali il presidente della regione Luca Zaia, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e poi il presidente della Rai Anna Maria Tarantola. Sul red carpet giovani eleganti chiamate a gran voce dal pubblico - su tutte la madrina Riccobono e la conduttrice Fiammetta Cicogna - invitati con mise che l'eleganza non l'avevano mai considerata tra le opzioni - nella top five un'americana in scarpe fetish zebrate con gonna a ruota optical bianco e nero, un'altra con sportina da spesa colorata su tubino nero, la 'solita' Lante della Rovere con cappellino a voliera e pappagalli annessi (sfuggito non casualmente al furto in casa di pochi giorni fa).
Si può dire tutto, ma non che George Clooney non si sia speso: chilometri e chilometri di red carpet, su e giù, firmando decine di autografi, decine di minuti. E Sandra Bullock in rosso a tenere il passo. Nella gara a vestire le celebrities Armani sembra aver avuto la meglio: suoi l'abito lungo Privè della Riccobono, gli smoking di Clooney e Bertolucci. Dopo il film cena della Biennale sulla spiaggia dell'Excelsior e dopocena privato per Clooney e la Bullock alla Palazzina G.






































































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