Nel 1969, l'Ajax di Johan Cruijff stava già mettendo in mostra tutte quelle che erano le straordinarie qualitá dei singoli e di un collettivo che da lì a breve avrebbe scritto la storia.
In quella finale contro il Milan non ci fu però storia, con il Diavolo che sotto la gestione di Nereo Rocco giocó una partita a dir poco celestiale. Pierino Prati fu nella miglior serata della sua carriera, Sormani aró la sua fascia di competenza, Hamrin si confermó un calciatore di consolidata esperienza internazionale, Trapattoni mise del filo da torcere a Cruijff e Rosato risultò un muro invalicabile in difesa.
Ed in mezzo ad una delle più grandi prove corali della storia del Milan sbucò l'effige di Gianni Rivera, statuaria nel suo carisma e poetico nel genio con cui esprimeva il suo miglior calcio.
Gianni quella sera giocò semplicemente il miglior calcio della sua carriera, grazie agli splendidi ricami che disseminò in mezzo al campo e grazie allo splendore dei due assist per il secondo e per il terzo gol di Prati.
55 anni fa, Gianni Rivera saliva in cattedra, dando una lezione di calcio accademica all'Ajax.
Degno del Pallone d'Oro.
Gabriele Gilli ✍🏻
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