mercoledì 29 maggio 2024

Analisi della gestione Friedkin 2021-2024.




Non saremo qui ad elogiare a spada tratta i Friedkin così come non sputeremo  esclusivamente sentenze.
Come sempre analizzeremo i comportamenti della società in toto, cercando di non escludere nulla. 

ASPETTI POSITIVI:

Indiscutibilmente l’onerosità degli investimenti effettuati è sotto gli occhi di tutti. In 3 anni il loro esborso è quasi pari a quello dell’Atalanta in 8 anni (attenzione, non sto parlando della qualità degli investimenti, ma della quantità).
Sono entrati in società in un periodo nero come quello del Covid e hanno dovuto fronteggiare una situazione finanziaria penosa lasciata dalla precedente proprietà. 

Hanno ridimensionato (positivamente) il branding e, allo stato attuale, l’importanza del marchio Roma, nel mondo, è molto più riconoscibile grazie ad alcune strategie di marketing e di promozione del “Lupetto”.

Con la poltica dei prezzi degli scorsi anni hanno contribuito a riportare le persone allo stadio facendo i famosi record di sold out,  oltre che grazie alle scelte effettuate prima con Mourinho e poi con De Rossi. 

Sono costantemente presenti allo stadio, all’interno di Trigoria e a Roma (nella fattispecie il figlio Ryan), cosa che era sempre stata criticata alla vecchia proprietà.

ASPETTI NEGATIVI:

Seppure l'esborso è stato oneroso, la spesa non è stata qualitativamente accettabile. Sia per scelte interne che per scelte dei loro associati (Pinto e staff su tutti).
Gli acquisti fatti da quest’ultimo e la spesa per portarli a termine non hanno avuto l’effetto sperato e la rosa non è migliorata abbastanza per riportare la squadra in Champions.

Già, la Champions...l'obiettivo sempre dichiarato (e mai raggiunto) da questa proprietà.
Essendo a capo di tutto, di fatto, li riteniamo i principali responsabili in tal senso.

La mancanza assoluta di comunicazione non sempre è stato un punto a favore.
Il tifoso merita di sapere il pensiero della proprietà in prima persona e non solo attraverso comunicati formali o articoli di giornale.
Per non parlare dell’"abbandono"di Mourinho in occasione della finale di Europa League. Inaccettabile. 

Il non aver esonerato Mourinho subito dopo la finale col Siviglia o dopo la sconfitta di Genoa, non tanto per l’operato, ma per il fatto che le direzioni delle parti erano ormai completamente (e irrimediabilmente) diverse, è stato controproducente.
Pinto, Mourinho e i Friedkin erano tre rette parallele che non si sarebbero mai più incontrate.

Altro punto è stata l'assenza marcata, per troppo tempo, di persone "di calcio" all'interno dell'organigramma (da febbraio 2024 fino a una settimana fa), che ha causato (e causerà) ritardi per la programmazione futura.

Ultima cosa da sottolineare è stata l'assenza di un rappresentante ufficiale ai funerali di Giacomo Losi, in virtù di ciò che ha rappresentato per i nostri colori.

Conclusioni: pur riconoscendo il grande sforzo economico che hanno fatto per coprire le spese di gestione, pur riconoscendo lo sforzo nel portare Dybala, Lukaku e Mourinho e il lavoro svolto per migliorare il bilancio finanziario, è mancata finora una programmazione a lungo termine, volta davvero alla sostenibilità e al creare valore.

Il mancato raggiungimento della Champions in questi 3 anni è, di fatto, l'espressione massima dell'assenza di una  programmazione efficace e strutturalmente adeguata.

Il nostro voto generale per questi 3 anni è 5+.

Post in comproprietà con Matteo Miserini

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