mercoledì 29 maggio 2024

"La Roma che verrà"

 


La strategia di mercato della Roma cambierà notevolmente, o almeno questo è ciò che hanno fatto capire da Trigoria.

Il duo Ghisolfi - De Rossi è sicuramente diverso dal duo Pinto - Mourinho sia per idee calcistiche che (speriamo) per il rapporto.


Già, il rapporto...perché per far partire e funzionare un progetto è necessario che tutte le figure sviluppino un'unità di intenti, che si comprendano reciprocamente e che siano d'accordo sulla direzione e le scelte da intraprendere non solo sul mercato, ma anche sulla gestione quotidiana e generale.

Altra cosa importante sarà il combattere e farsi sentire laddove necessario, tutti insieme...appoggiando l'allenatore e non lasciandolo "da solo" di fronte a eventuali problematiche o ingiustizie che il calcio, a volte, ti propina.


Per quanto riguarda il mercato, negli ultimi anni la strategia è stata molto chiara: puntare su giocatori da nomi "altisonanti" che non stanno rendendo come dovrebbero e sui quali si spera in una "seconda vita". Come abbiamo potuto notare, non è stata una strategia vincente. Lo dicono i continui sesti posti e la percentuale bassa di giocatori effettivamente rivalutati.


Questo è ciò che faremmo noi se fossimo il DS della Roma: puntare su giocatori strutturati, atletici, senza acciacchi, con prospettive future raggianti e soprattutto che siano funzionali al sistema di De Rossi. 


Nello specifico un secondo portiere esperto di una età non troppo avanzata.

Un terzino destro titolare a tutta fascia (bravo in entrambe le fasi) magari tecnico e atletico.

Riscatto di Angelino a sinistra e rinnovo di Spinazzola a cifre molto più basse di quelle attuali.

Almeno due centrali (al posto di Smallimg e Huijsen) con riscatto di Llorente.

Un centrocampista con tempi di inserimento e senso del gol (alla Frattesi per intenderci). 

Un'ala sinistra con cambio di passo che porti superiorità numerica e, magari, con gol e assist nelle gambe. 

Una prima punta importante che sostituisca Lukaku e Abraham. 


Ovviamente parliamo di tutto ciò di cui la Roma avrebbe bisogno e, come potete leggere, sono davvero tante cose che forse non potranno essere esaudite in un solo anno, 

Non a caso questo nuovo progetto avrà una durata minima di 3 anni e, purtroppo, dovremo avere nuovamente pazienza.


La speranza è che questa volta si dia davvero inizio a un progetto vincente e a lungo termine, nel quale si punti più alla sostanza che al "consenso" con acquisti da instant team. 

La riduzione consequenziale del monte ingaggi e delle spese di gestione, inoltre, sarebbero propedeutiche per le casse e per la sostenibilità e durevolezza dello stesso.


Post in comproprietà con Matteo Miserini

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