Lo sapevate che... il mito di Cassandra ci insegna che la verità, specialmente se scomoda, resta spesso inascoltata.
Cassandra era una principessa troiana che aveva il dono della preveggenza. Le sue capacità tuttavia la rendono un’emarginata: è biasimata dai suoi parenti perché profetizza eventi luttuosi e nonostante la veridicità delle sue profezie, viene trattata come una folle e creduta, quando ormai è troppo tardi. Il dio Apollo, infatti, a seguito del rifiuto ricevuto nel tentativo di sedurla, la punì togliendole il dono della persuasione.
Il destino di Cassandra è il destino di coloro che sanno interpretare gli eventi, che tentano di avvertire la comunità di un pericolo imminente, ma che proprio in virtù della loro saggezza vengono derisi e restano inascoltati.
La saggezza di Cassandra viene rifiutata, perché si fa portavoce di tutte quelle verità scomode che non è sempre piacevole udire. Chi parla con sincerità viene spesso frainteso e negli agoni politici il popolo da la sua preferenza a chi invece lo seduce e lo lusinga. Costui riscuote sempre un grande successo perché sfrutta le speranze e le paure del suo uditorio; alimenta tali speranze con grandiose promesse, ma si tratta appunto di “illusioni” a cui l’uomo tuttavia non può fare a meno di credere, condannando all’oblio le tante “Cassandre”, che continuano a gridare la verità.
Opposta a Cassandra è la figura di Clitemnestra, moglie di Agamennone ed abile oratrice, i cui discorsi, seppur menzogneri, sono invece estremamente persuasivi. Clitemnestra a differenza di Cassandra aveva il dono della persuasione, è la personificazione mitica del politico/oratore che non si fa scrupolo alcuno. «Chi sa illudere gli uomini può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderli è sempre loro vittima.»
Ripubblicato per i nuovi lettori
Guendalina Middei anche se voi mi conoscete come Professor X.
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